27.ma  DOMENICA  -  B   :   IL MATRIMONIO NEL PROGETTO DI DIO

 

     Le letture offerte oggi alla nostra riflessione richiamano la nostra attenzione su un tema di grande attualità e anche di grande sofferenza: IL MATRIMONIO. Il tema è posto a Gesù dai farisei, con l’intento di metterlo in difficoltà; gli chiedono: “E’ lecito a un marito ripudiare la propria moglie?” E, per costringere Gesù a prendere posizione, gli ricordano che Mosè aveva consentito all’uomo – e solo all’uomo! – di ripudiare la propria moglie, a volte anche per futili motivi. La risposta di Gesù è categorica e chiarificatrice: “Per la durezza del vostro cuore egli scrisse per voi questa norma. Ma, all’inizio della creazione, Dio li fece maschio e femmina; per questo l’uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie e i due diventeranno una carne sola… Dunque l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto”. Questo, fratelli è il progetto di Dio per l’uomo! Questo è il Vangelo del matrimonio!

     Nella creazione, Dio ha voluto gli esseri umani in coppia, maschio e femmina. Dunque il divorzio contrasta e guasta il progetto di Dio sull’uomo. Ogni fallimento nel matrimonio va a oscurare il “sogno” di Dio. Dio Trinità è famiglia e ha voluto che anche l’uomo, creato a sua immagine e somiglianza, fosse famiglia; e ha reso anche l’uomo capace di amore totale ed eterno; per cui la fedeltà nel matrimonio diviene segno dell’amore e della fedeltà di Dio per l’uomo.

     La nostra società sembra non accettare più il “per sempre!” che gli sposi si promettono davanti a Dio; si preferisce un amore “a tempo”. Una recente statistica ci rivela che, nella nostra Europa, che un tempo era detta cattolica, in un anno, sono stati richiesti un milione di divorzi; e nella nostra Italia, l’anno scorso, 30.000 sposi hanno deciso di separarsi! E Gesù continua a ricordare, a chi viene a Messa: “l’uomo non separi ciò che Dio ha unito”!  Le cause di tanti fallimenti? L’infedeltà è certamente la causa prima; seguono: l’immaturità, l’incapacità a perdonarsi, la noia, l’abbandono della preghiera e dei Sacramenti, la dissacrazione operata quotidianamente dai media: i settimanali, la televisione, il cinema, che propongono modelli totalmente contrari al progetto di chi ha istituito il matrimonio.

     Gesù torna a ricordare oggi che è possibile amarsi per tutta la vita. Una cosa è comunque certa: l’amore vero non può finire; anche la nostra esperienza ci conferma che l’amore è più forte della stessa morte. Grazie a Dio ci sono tante coppie di sposi che credono all’amore “per sempre”, e reggono! nonostante le tante prove e difficoltà che tutti conosciamo. Da qualche tempo, se ne sono accorti anche gli addetti alle cause dei Santi, perché ormai molte coppie di sposi sono state accolte nell’albo dei Santi! Hanno cioè realizzato insieme il sogno di Dio Creatore. E, per fare chiarezza sul Matrimonio cristiano, voglio ricordare che esso nasce da un Sacramento; e nel Sacramento il Signore si impegna con gli sposi per una buona riuscita; la Grazia propria che qualifica il matrimonio-Sacramento è proprio l’amore “per sempre”. Nel Sacramento infatti l’amore di Dio si innesta nell’amore degli sposi; un amore che alimenterà l’unione e si prolungherà oltre la morte.

     Fratelli, l’amore di Dio è fedele; è eterno; il nostro purtroppo è sempre fragile e in pericolo di defezione. Ecco allora, noi cristiani siamo chiamati a dare testimonianza di fedeltà. Il vescovo Tonino ha espresso così una sua intuizione sul matrimonio: Dio, nella creazione, ha fatto l’uomo arricchendolo di un’ala – una sola – non tanto per distinguerlo dagli angeli che ne hanno due, ma per indicare che anche l’uomo può volare, ma solo se abbracciato alla sua donna, per avere così due ali e insieme volare alto.

    Quanta gioia nell’ascoltare i nostri nonni quando raccontano la loro storia d’amore e di fedeltà: “Abbiamo sofferto – essi dicono; ma insieme ce l’abbiamo fatta! Non siamo ricchi, ma ci siamo voluti sempre bene”; e qualcuno  aggiunge anche: “per grazia di Dio!” Fratelli, accogliamo l’amore di Dio in noi perché – ci assicura San Giovanni – “Se ci amiamo gli uni gli altri, Dio rimane in noi e l’amore di lui è perfetto in noi”.  Amen.