3^  DOMENICA  -  C   :” L’ O G G I “  DI  DIO

 

     La liturgia di questa terza domenica del T.O. ci ha fatto ascoltare l’introduzione del Vangelo di Luca, l’evangelista che ci accompagnerà tutto quest’anno. Luca – proprio perché non ha potuto conoscere personalmente Gesù – ha voluto darci la garanzia di una ricerca appassionata e meticolosa delle notizie che troviamo nel suo Vangelo; notizie e insegnamenti sempre approvati dagli Apostoli, diretti testimoni, per darci – di Gesù – non solo la sequenza degli insegnamenti e dei miracoli da Lui compiuti, ma più ancora per darci una esatta interpretazione di Gesù: Gesù è il volto misericordioso di Dio; è il volto splendido del Padre; è la tenerezza di Dio. Nella introduzione ascoltata oggi, Luca ci ricorda che si è documentato su tutto e che ha attinto le notizie dai testimoni diretti, per darci la garanzia della saldezza della fede in cui crede. In altre parole, Luca ci ricorda che la fede nasce dalla testimonianza di chi ha visto, ha creduto e ha testimoniato con il martirio la propria fedeltà.

     Detto questo, Luca ci presenta Gesù all’inizio della sua missione. Gesù è ritornato a Nazaret e, come era suo solito, di sabato,  si trovava nella sinagoga per la preghiera con la sua comunità. Gli viene presentato Isaia nel passo in cui si annuncia il ritorno gioioso del popolo d’Israele dall’esilio di Babilonia. Gesù fa sua l’esultanza del suo popolo, soprattutto dei poveri, degli ammalati, degli oppressi e proclama che l’ OGGI, detto da Isaia, trova realizzazione nella sua Persona, nell’ OGGI concreto e storico di Gesù stesso. Gesù si schiera qui decisamente con i poveri, non per farli ricchi, ma per offrire loro l’amore e la solidarietà del Padre. L’ OGGI di Gesù indica che è giunto finalmente il tempo della salvezza. “OGGI SI E’ COMPIUTA QUESTA SCRITTURA CHE VOI AVETE ASCOLTATO” – dice Gesù. Gesù dunque realizza la promessa annunciata da Isaia; lo fa incominciando da Nazaret, dove era cresciuto.

     Ci ricorda dunque l’evangelista Luca che è questo il tempo della salvezza; è questo l’ OGGI di Dio per noi: è GESU’ che il Padre ci ha donato per la nostra salvezza. E’ l’OGGI che gli Angeli avevano annunciato ai pastori nella Notte santa; è lo stesso OGGI ripetuto da Gesù a Zaccheo quando portò la salvezza nella sua casa; è lo stesso OGGI che Gesù morente ha detto al malfattore che gli moriva accanto. OGGI è dunque il tempo in cui Dio si rende presente a ciascuno dei suoi figli per portare salvezza. E’ un “oggi” che Gesù ripete a ogni nostro risveglio, perché Gesù – come diciamo nel Credo – “è discese dal cielo per la nostra salvezza”.

     Bisogna allora che ci facciamo qualche domanda: - Io, mi sono mai chiesto se sto vivendo il mio presente, il mio “oggi”, come tempo di salvezza? – Riesco a scorgere i segni che mi ricordano che è in atto la salvezza dell’umanità?  Ecco, oggi dovremmo fare una sosta per ripensare a come viviamo questo nostro OGGI; e anche per provare a leggere la nostra storia con gli occhi di Dio! Dovremmo ravvivare la nostra fede non solo per vedere nell’Eucaristia il Gesù risorto e il Gesù vittorioso dei due più temuti nemici: il peccato e la morte; ma dovremmo essere capaci di scorgere la sua presenza anche nelle tante povertà che attendono  aiuto e misericordia. Chiediamoci anche se avvertiamo tutto l’amore del Padre, ogni volta che ci accostiamo al Sacramento della Riconciliazione. Perché. Fratelli, la missione di Gesù è iniziata tra gli ultimi, in fila con i peccatori, al Giordano; e si è svolta nelle strade della Palestina, per essere continuamente a contatto con quanti erano alla ricerca di guarigione e di salvezza.

     Ma c’è anche un’altra domanda, che  rivolgerei in particolare a noi che ci riteniamo credenti e praticanti, per sapere quanto ci sentiamo coinvolti e corresponsabili nella missione della Chiesa, di annunciare oggi la salvezza; di annunciarla in famiglia, nell’ambiente di lavoro, nel degrado delle nostre periferie. Come farlo? Soprattutto con i gesti della cortesia: Con un saluto, con un gesto di cordialità, con un sorriso, con amicizia sincera. Dio ci affida l’ OGGI per darci l’opportunità di fare tutti un po’ di bene, perché vuole realizzare con noi il suo sogno: la salvezza di tutti!  Amen.