SS.  T R I N I T A  :   CREDO IN UN SOLO DIO: PADRE – FIGLIO – SPIRITO SANTO

 

     Frequentando il Catechismo in preparazione alla santa Cresima, abbiamo appreso che i misteri principali della fede sono due: Il primo afferma che in Gesù, nato da Maria, si è incarnato il Figlio eterno di Dio; per cui Gesù è vero uomo e vero Dio. Il secondo mistero afferma che Dio è Uno, ma in tre Persone: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. La parola “mistero” è molto usata da noi; noi definiamo mistero ogni nostro problema indecifrabile e insolubile, nel senso che – non riuscendo a capirne la logica – ci arrendiamo e, riconoscendo la nostra incapacità a risolverlo, diciamo: è un mistero! Non è così nel linguaggio biblico e liturgico, dove la parola “mistero” sta a indicare una “verità” su Dio, a cui noi non saremmo potuti arrivare se Dio stesso non ce l’avesse rivelata e non avesse trovato conferma nella Risurrezione del Signore. Che Dio sia Uno in tre Persone, noi l’abbiamo ascoltato più volte nella lettura del Vangelo: Gesù parla spesso del Padre e dello Spirito Santo, come Persone conosciute e distinte. Gesù non intendeva darci solo una notizia; ha voluto invece darci una rivelazione straordinaria: abbiamo finalmente capito l’uso del plurale quando, nella creazione dell’uomo, disse: “FACCIAMO L’UOMO A NOSTRA IMMAGINE E SOMIGLIANZA”. A somiglianza della Trinità, ha voluto anche noi come “FAMIGLIA”: “Maschio e femmina li creò”. Ma non solo: Gesù ci ha fatto conoscere l’amore del Padre con una confidenza inaudita, dicendoci che Dio-Trinità cerca la nostra accoglienza, per abitare nel nostro cuore.

     Nella Messa, subito dopo la Consacrazione, il sacerdote celebrante proclama: “MISTERO DELLA FEDE!”  e i presenti confermano, a voce alta, la loro fede nella nuova Presenza Eucaristica con le parole: “Annunciamo la tua morte, Signore; proclamiamo la tua risurrezione, nell’attesa della tua venuta”. Nei Vangeli, Gesù ritorna spesso a parlarci del mistero trinitario; quando, ad esempio, afferma la sua uguaglianza al Padre, o quando annuncia lo Spirito Santo. lo Spirito Santo scenderà nel Cenacolo, nel giorno della Pentecoste, con i segni che ne caratterizzano la sua costante presenza nella Chiesa e nella vita dei credenti: è sceso come forte vento, come fuoco, con la forza sconvolgente di un terremoto. Ecco dunque la TRINITA’: Il Padre, creatore dell’universo - Gesù, il Figlio, nostro Redentore - lo Spirito Santo, l’Amore di Dio dato a noi come Avvocato e Consolatore e Suggeritore delle cose di Dio.

     Gesù ci ha rivelato molti altri misteri, che troviamo disseminati nei Vangeli: ci ha fatto dono della Grazia che i Sacramenti ci offrono, con particolare sottolineatura  del Battesimo, della Riconciliazione, dell’Eucaristia; non scordiamo mai che con il Battesimo siamo stati segnati nella SS Trinità, siamo stati accolti come figli adottivi di Dio e scelti come abitazione di Dio. Con il richiamo al grande Comandamento dell’amore, Gesù ci ha resi capaci di perdonare e di amare anche i nemici, ricordandoci che, se abbiamo tutti uno stesso Padre, noi siamo tutti fratelli, con particolare attenzione ai poveri e ai sofferenti. Non dimentichiamo mai che il Battesimo ci ha innestati in Cristo; il segno della santa Croce ci ha consacrati per sempre per essere abitazione della SS.Trinità; Gesù ha posto come condizione l’amore: “Se uno mi ama osserverà la mia parola, e il Padre mio lo amerà, e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui”. Dal giorno del Battesimo, quante volte, anche noi, ci siamo fatti il segno della Croce, ripetendo la nostra consacrazione al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, al mattino e alla sera, entrando e uscendo dalla chiesa, nelle benedizioni e nei Sacramenti, all’inizio e al termine di ogni preghiera, al termine della Messa.

Desidero ricordare anche l’accorata preghiera di Gesù al Padre: “Ti prego, Padre, perché tutti siano una sola cosa. Come tu, Padre, sei in me e io in te, siano anch’essi in noi una cosa sola”. Queste parole rassicuranti di Gesù ci fanno capire che la festa della Trinità non è una festa qualsiasi; è la festa della Famiglia di Dio, divenuta anche nostra Famiglia. Rimaniamo nell’amore di Dio per realizzare il sogno di Dio-Trinità: di essere testimonianza  e segno di una particolare Presenza dell’amore trinitario che ci abita e che continuamente ci alimenta alla mensa eucaristica. E’ anche il mio augurio, oggi!  Amen