SESTA  DOMENICA  -  A  :  INTERIORITA’  E  AMORE

 

     Dopo il grande annuncio delle Beatitudini dell’altra domenica, e dopo essere stati, domenica scorsa, proclamati “sale e luce del mondo”, Gesù ci offre oggi un codice di comportamento tutto nuovo, tutto suo; non però alternativo a quello dato da Dio a  Mosè – come potrebbe far pensare quel “ma io vi dico”; ci offre piuttosto una autorevole rilettura della Legge, filtrata dal suo cuore. Gesù non approva la rigidità degli scribi e dei farisei, osservanti scrupolosi, ma troppo legati alla esteriorità, all’apparire, al prestigio e all’orgoglio di una stima non dovuta. Gesù ci mette in guardia da questi atteggiamenti che Dio non gradisce, e ci propone la sua novità, tutta incentrata sulla conversione del cuore. Gesù insegna che ci sono valori più essenziali e decisivi dei vestiti, delle frange dei mantelli e della lavatura dei piatti o delle mani.

     C’è qui un forte richiamo alla interiorità, bene espresso  nelle varie esemplificazioni offerte da Gesù nelle contrapposizioni. Risulta subito chiaro che Gesù non è venuto né ad abolire qualche comma della Legge antica, né a cambiarla; è venuto invece a dare compimento; o, meglio, a darne esatta interpretazione , per una corretta osservanza. Ecco pronto un esempio: Per vivere il comandamento dell’amore, non è sufficiente non avere compiuto un omicidio, che è la più grave e dolorosa offesa alla persona umana; Sono offese recate alla persona anche l’odio, il rancore, i giudizi malevoli, le mormorazioni e altro ancora, che offendono l’uomo, ne demoliscono la personalità, fino – talvolta – a far perdere la stima, a far perdere il lavoro, e a portare a una morte civile.

     Ecco allora, Gesù che riprende, uno a uno, i Comandamenti, li mette in discussione, li riequilibra e ne svela il senso profondo, per riportarli al senso originale, quello voluto da Dio, per suggerire a noi, suoi figli, come vivere bene ed essere felici. Quel “ma io vi dico!” ripetuto più volte, sposta la nostra attenzione da una osservanza formale, esterna, al cuore della Legge, che è l’AMORE; invita ad indagare sulle intenzioni che accompagnano i nostri gesti e le nostre scelte, perché il bene e il male nascono all’interno dell’uomo, nel suo cuore. L’esemplificazione che Gesù riporta è molto efficace e facilmente riscontrabile:”Avete inteso che fu detto: non commetterai adulterio. Ma io vi dico: chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel proprio cuore”!!! Ecco perché Gesù torna spesso sul tema della conversione! Appunto per ricordarci  che dobbiamo cambiare dentro di noi. E’ nel cuore che nascono i cattivi pensieri; nel cuore sono abbarbicate le radici del male che dobbiamo estirpare.

     Gesù, proprio perché ci stima e ci ama, ci propone oggi scelte esigenti, al punto da suggerire il sacrificio di qualche mutilazione spirituale, pur di non venire a compromessi  col male; ha detto Gesù: “Se il tuo occhio ti è di scandalo, cavalo e gettalo via da te”. E’ un Vangelo che propone il bene anche a costo di sacrifici; fa da contrasto con i più, i quali proclamano apertamente che è tutto lecito; o che ridicolizzano il male con un interrogativo che non ammette replica: “Che c’è di male!” – Fratelli, il Gesù incontrato oggi ci può sembrare esigente; ma è pur sempre il Gesù amico, pietoso, misericordioso, che capisce le nostre debolezze e difficoltà; che ci rialza nelle nostre cadute e che ci consente sempre di cominciare da capo.

     Ora tocca a noi fare le scelte giuste. Gesù ha detto: “Se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli”. Il “fare di più” non significa “fare più cose”. Il di più che Gesù chiede non è nella quantità, ma nella qualità del nostro modo di compiere quotidianamente la santa volontà di Dio. Non è sufficiente dichiarare, in confessione, di non avere né rubato né ucciso; dobbiamo piuttosto chiederci quanta vita è passata nei nostri gesti e nelle nostre parole; quanto amore  abbiamo investito  nelle persone incontrate nella giornata. Gesù non cerca eroi; cerca donne e uomini veri, discepoli gioiosi e maturi, che scelgono il bene per sé e per gli altri, per farli tutti partecipi dell’Amore che Dio ha posto nel loro cuore, “Amatevi gli uni gli altri – dice Gesù – come io ho amato voi”. Gesù è, prima di tutto, l’Amore del Padre fatto carne, per essere dono d’amore per tutti noi.  Amen.