SESTA  DI  PASQUA  -  A   :   GESU’  RISORTO  E’  SEMPRE  CON  NOI !

 

     La pagina del Vangelo di Giovanni che abbiamo ascoltato è parte del lungo discorso di addio che Gesù rivolge agli apostoli, nel Cenacolo, dopo l’istituzione dell’Eucaristia. E’ il momento dell’intimità, un momento di famiglia tra i più delicati, dove Gesù esprime anche le sue ultime volontà. L’annuncio di Gesù, che di lì a poco li avrebbe lasciati, aveva creato ansietà e tristezza. Gesù vede, Gesù sa, Gesù si fa loro vicino con tanto amore: rivolge loro parole di aiuto e di conforto. Soprattutto spiega che, d’ora in poi, dovranno abituarsi a cogliere la sua presenza in modo del tutto nuovo. “Non vi lascerò orfani – dice Gesù – Verrò da voi. Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più; voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete”. Ecco una bella promessa: “Non vi lascerò orfani”! Fratelli, Gesù non vuole che la sua Chiesa diventi un “orfanatrofio”! Gesù è venuto a rivelarci che in Cielo abbiamo un PADRE che veglia su di noi; un Padre che ama e dà vita; Gesù vuole la Chiesa come famiglia, come comunità gioiosa, perché sa di essere amata e sempre perdonata.

     Gesù, prima di salire al Cielo, ripeterà la sua bella promessa: “Io sarò con voi sempre, tutti i giorni, fino alla fine del mondo”. Gesù aveva da poco istituito l’Eucaristia, per lasciare a noi la sua reale presenza nel Pane Eucaristico; nella sua Passione e Morte ha fatto dono della sua vita. A noi chiede in cambio una risposta d’amore; non sacrifici, ma fedeltà. “Se mi amate – dice Gesù – osserverete i miei comandamenti”. Gesù chiede fedeltà come prova d’amore. Chi ama non tradisce, non fa del male. L’amore ha la capacità di cambiare anche i ritmi di vita, per compiacere la persona amata. Gesù ci chiede di dargli fiducia, chiede di affidargli la nostra vita. E, per rendere ancor più concreto l’amore che ci promette, aggiunge: “E io pregherò il Padre, ed egli vi darà un altro Paraclito perché rimanga con voi per sempre”.

     Devo quindi dedurre che le prove d’amore che Gesù dà sono due: Il dono della sua vita, sulla croce, e la sua Presenza, nel dono del suo Spirito: il Paraclito, il nostro divino Consolatore. Nella Ascensione in Cielo, Gesù è accolto alla destra del Padre; e, con il Padre, nella Pentecoste, ha inviato a noi lo Spirito Santo. Poi ciascuno di noi, nel Battesimo, diviene abitazione della Santa Trinità: il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo; è una Presenza che esige una nostra adesione sincera ai Comandamenti e ci chiede di testimoniare la gioia e la pace del saperci abitati da Dio, e da lui amati e protetti. Con l’Ascensione, termina il tempo delle apparizioni del Risorto, e inizia il tempo in cui Gesù sarà presente in modo nuovo: è il tempo della Chiesa. D’ora in poi, Cristo sarà presente nella Parola rivelata; sarà presente nella Chiesa e nei Sacramenti, nei fratelli; in particolare nei poveri, nei carcerati, in chi soffre malattia e solitudine; sarà presente in modo reale e più eccellente nella SS.ma Eucaristia.

     L’Eucaristia non è più soltanto “Gesù accanto”; l’Eucaristia è il Signore Risorto che si è fatto cibo per noi; si è fatto per noi “vita eterna” e pegno di futura risurrezione. L’Eucaristia non è quindi solo da contemplare e da adorare; è il dono che rende possibile e realizza il sogno di ogni credente: di creare amicizia e comunione con Dio. Il Pane Eucaristico che mangiamo ha il potere di farci diventare ciò che assumiamo; infatti noi ci appropriamo e assimiliamo l’Eucaristia, ma sarà il Pane Eucaristico che ci assimila a sé, per renderci membra vive del Corpo di Cristo e farci sentire, tra noi, più fratelli. San Paolo ne parla così: “Il Pane che noi spezziamo non è forse comunione con il Corpo di Cristo? Poiché c’è un solo Pane, noi, pur essendo molti, siamo un corpo solo”.

     Fratelli, il Risorto ci convoca ogni Domenica per rinnovare con noi la santa Cena; ma anche per far festa insieme , come famiglia di Dio, famiglia di figli salvati. Nella famiglia è sempre presente anche Maria, la Madre, che onoriamo in modo particolare in questo Mese a lei dedicato. La preghiamo oggi perché ci preservi dai tanti mali che vorrebbero aggredirci e ci renda tutti più fratelli, sempre testimoni gioiosi della Pasqua del Signore.  Amen.  Alleluia.