DOMENICA  2.a  DI AVVENTO  B  :  RIPULIRE LE STRADE !

 

     E’ la seconda Domenica di Avvento – seconda tappa del nostro cammino verso il Natale. Nella prima lettura, Isaia non poteva  darci notizia più bella. Isaia, già ottocento anni circa, prima di Cristo, ha annunciato agli Israeliti, in un momento difficile della loro storia, una promessa, ricca di tanta speranza: “Consolate il mio popolo – dice il Signore – parlate al cuore di Gerusalemme e gridate che la sua tribolazione è compiuta, perchè ho ricevuto dalla mano del Signore il doppio per tutti i suoi peccati”. Ed ecco la pagina del Vangelo di Marco: annuncia che finalmente Dio ha deciso di dare compimento alle tante promesse, affidate ai profeti, per infondere coraggio e fiducia in Dio.

     Infatti, sarà Giovanni Battista, dal deserto, a gridare a quanti lo raggiungevano, in cerca di purificazione, che era urgente ripulire le strade, per accogliere il Messia, già presente nel mondo. La voce forte e severa del Battista ripete, gridando, le stesse parole di Isaia: “Preparate le vie del Signore, raddrizzate i suoi sentieri”. Giovanni Battista “grida nel deserto” per esprimere  l’urgenza della conversione, perché il Figlio di Dio si era fatto adulto, aveva ormai lasciato Nazaret, era in cammino per cercare i primi discepoli. Se domenica scorsa ci eravamo lasciati con l’impegno di attendere il Natale nella “vigilanza”; oggi siamo invitati a disporre il nostro cuore all’accoglienza.  Preparate la via al Signore”- gridava Isaia;  e oggi il Battista grida: “Raddrizzate i suoi sentieri”.

     Fratelli, il Gesù, nato a Betlemme, è la VIA per andare al Padre; si è fatto uomo per incontrare ogni uomo e donna e farci conoscere il Padre. Ma, dove trovarlo, oggi, il Gesù che è nato per me, per noi? Lo troviamo “presente” nel Santo Vangelo, nei Sacramenti dell’Eucaristia e del Perdono, nella Chiesa, nel povero, nell’ammalato, nel carcerato;  Gesù cioè non abita tra le nuvole, né nei film, o nel “sentito dire”. Ci ha detto invece che è venuto per farci conoscere il Padre; che è voluto nascere da Donna, per essere uomo, in tutto simile a noi, tranne che nel peccato; ha voluto apprendere da Maria non solo a camminare, ma soprattutto a esprimersi con le nostre parole, per farci conoscere l’immenso amore del Padre per ciascuno di noi. Il Battista chiedeva di riordinare le strade per arrivare da Gesù. Perchè, proprio la” strada?” Perché Gesù si è fatto Lui stesso  “Strada – Via”, per farci conoscere il Padre e per rivelarci una realtà che è mistero, che cioè Gesù ci cerca per fermarsi a casa nostra, per abitare il nostro cuore.

     Gesù ha percorso la sua strada “da uomo”! Purtroppo questa strada si è fatta, via via, sempre più stretta, fino a raggiungere il valico del Golgota, dove era atteso per la prova più alta del suo amore: abbracciare la Croce per farci dono sua vita, perché noi vivessimo. Gesù è risorto per confermare la sua divinità e per continuare a camminare, accanto a ciascuno di noi, per l’eternità. Risorgendo, Gesù ha consegnato al Padre e a noi la sua vita e perché, alla fine, potessimo anche noi giungere alla méta finale: la risurrezione  dei nostri corpi. Fratelli, l’Avvento è il tempo propizio per chiederci se la strada che percorriamo è quella che porta a Dio. Ascoltiamo oggi la vocina del cuore, il nostro satellitare che capta la voce di Dio e della coscienza, per farci riprendere la strada buona. La Confessione e l’Eucaristia sono la Clinica da campo, dove trovare salute e coraggio per fare ritorno alla Casa del Padre. Ci guiderà, giorno dopo giorno, una Stella luminosissima, la Vergine Immacolata, a cui Gesù ci ha affidato, per rendere più agevole il viaggio della vita.  Amen.