2^  DI  AVVENTO  -  B  :  AMICI, RIECCO LA BUONA NOTIZIA !

 

     La seconda domenica di Avvento è introdotta da un annuncio gioioso e solenne che Marco ci offre come inizio del suo Vangelo: “INIZIO DEL VANGELO DI GESU’, CRISTO, FIGLIO DI DIO”. Marco è l’evangelista che ci accompagnerà per tutto questo anno liturgico. Il suo Vangelo, scritto tra il 60 e il 70, ha il pregio di essere il primo dei quattro. Marco non ha certo inteso scrivere un romanzo religioso su Gesù; ha voluto invece raccontarci un fatto, una notizia: presentarci “il nuovo”, GESU’. Il suo racconto è così unico e straordinario, al punto da essere definito “VANGELO”, cioè bella e importante Notizia. “Inizio del Vangelo di Gesù” significa infatti: “Inizio della bella Notizia”; una Notizia nuova portata da Gesù; e, se è Notizia “nuova”, vuol dire che annuncia e apre un tempo nuovo, con Gesù.

     Se domenica scorsa la liturgia chiedeva di essere vigilanti, oggi esorta ad aprire gli occhi e il cuore per accogliere Colui che sta per venire. Ed è proprio dal deserto che ci giunge una voce, anzi un grido, che annuncia l’imminenza dell’evento; sta per giungere il Messia, tanto atteso! Urge preparare la strada per rendere più facile l’incontro. Dunque, la bella Notizia è Gesù. Anche il profeta Isaia, molto lontano nel tempo, si era fatto annuncio di gioia a conforto dei deportati in Babilonia: “Consolate, consolate, il mio popolo. Parlate al cuore di Gerusalemme e gridatele che la sua tribolazione è compiuta, la sua colpa è scontata… Sali su un alto monte; alza la tua voce con forza, tu che annunzi liete notizie. Annunzia alle città di Giuda: “Ecco il vostro Dio. Ecco il Signore. Dio viene con potenza”.

     Oggi, risuona come una eco, nelle nostre chiese, il grido del Battista: “Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri”! Quella del Battista, è voce che grida, perché il suo messaggio sia ascoltato ovunque e da tutti; è una voce che annuncia che è ormai prossimo l’arrivo dell’Inviato di Dio. Gesù, l’Atteso, è un dono così grande che richiede preparazione. Il Battista chiede espressamente di convertirci; urge una conversione seria e profonda, che investa le nostre scelte di ogni giorno. Non può essere sufficiente un restauro generico, di facciata; non può bastare una confessione “veloce”, come tanti chiedono, nella Notte di Natale; no! Dio chiede un cuore rigenerato, che si apra all’accoglienza del Gesù che è nato per noi, e anche dei fratelli, soprattutto di quanti vivono nella sofferenza e in solitudine.

     Ecco allora, fratelli, cosa ci chiede “l’inizio del Vangelo” di Marco: ci chiede se siamo disposti  ad accogliere l’invito vigoroso del Battista al cambiamento della nostra vita. L’Avvento si gioca tutto qui, in questa disponibilità a cambiare, a lasciare il vecchio per accedere al nuovo; e il “nuovo” dell’Avvento è Dio che si è fatto uomo, uno di noi, per incontrarci, per offrirci guarigione dal peccato e dal male. “Cambiare”… è un bel verbo! Ma cambiare non è facile – lo sappiamo tutti. E’ più facile scegliere di rimanere ancorati al “si è sempre fatto così”: scelta che – in definitiva – ci risparmia fatica e il rischio dell’insuccesso. Il Battista, dal deserto, grida di nuovo, oggi, anche per noi, per svegliarci dal sonno e rimetterci al lavoro. Ci chiede un cambiamento di mentalità; invita a convertire i pensieri, orientandoli verso Colui che, solo, è in grado di restituire dignità all’uomo, deturpato dal peccato.

     Ad ognuno, oggi, è offerto un tempo adeguato di convalescenza spirituale per la guarigione del cuore; ci sono monti da abbassare e voragini da colmare, per consentire a Cristo di nascere nei nostri cuori. Dio viene; Dio viene sempre! A noi, accorgercene ed esserci, per accoglierlo. Sono sempre più numerosi gli insofferenti di un Natale vissuto con tanta noia, e con attese e speranze puntualmente deluse. Fratelli, prepararsi al “Natale vero” significa accogliere la buona Notizia, che è Gesù; e farla diventare “concretezza” nelle nostre scelte. La via del bene non si trova sulle cartine stradali, né nelle mappe dei nostri satellitari; la si trova invece nel Vangelo che è stato annunciato oggi. Sarà Natale vero solo se il nostro cuore si aprirà per accogliere il Signore che viene proprio per me, per te, per tutti.  Amen.  Amen.