SECONDA  -  A  :  CRISTIANO” E’ COLUI CHE ANNUNCIA CRISTO

 

     Domenica scorsa, il Battesimo di Gesù ci ha introdotti nel “tempo ordinario”; ha cioè chiuso il tempo che abbiamo dedicato alla Natività di Cristo e ci ha immessi nel tempo nuovo: il tempo che inizia – anche per noi – dal Battesimo e si prolunga fino all’ultimo giorno della vita; è il tempo che Dio ci concede per imparare a vivere da “discepoli del Signore”. Ecco perché, oggi, siamo invitati a fare ancora sosta alle acque del Giordano: è per approfondire ulteriormente la realtà del nostro Battesimo. Per noi cristiani, il Battesimo è l’inizio di tutto. Il Battesimo ci dà la certezza che siamo figli di Dio e ci rende consapevoli del dono grande di appartenergli; ma ci rende anche coscienti della responsabilità della missione che Gesù ci ha affidato: di essere anche noi, come il Battista, testimoni che annunciamo la fede in Dio, con la parola e con la vita.

     Non è casuale che i pittori del Rinascimento raffigurino sempre il Battista con l’indice puntato verso Gesù. La sua missione, in effetti, è tutta lì, in quel gesto che richiama l’attenzione dei presenti sul Messia, venuto tra noi per la nostra salvezza. Le parole che accompagnano quel gesto dicono tutto; sono una rivelazione: Ecco l’Agnello di Dio, ecco Colui che toglie il peccato del mondo!”. Avevamo già udito, nel tempo di Avvento, il suo grido: “Preparate le vie del Signore, raddrizzate i suoi sentieri”. Abbiamo ascoltato i suoi ripetuti inviti alla conversione. E’ un invito da prendere nella dovuta considerazione, prima di metterci sui passi di Gesù. Il Battista ha voluto darci anche la prova che Gesù era il Messia atteso: “Ho visto lo Spirito scendere come una colomba dal cielo e posarsi su di lui”; è la prova della veridicità della sua testimonianza.

     Giovanni Battista diviene così l’emblema del testimone; un richiamo molto attuale per tutti quelli che – sacerdoti, genitori, catechisti, animatori di gruppi e formatori – prendono a cuore l’educazione alla fede delle giovani generazioni. La fede, amici, non si può trasmettere nella neutralità, cioè senza schierarsi, senza esporsi! Solo chi vive di fede, solo chi esce allo scoperto, può far nascere il desiderio di incontrare il Signore. La testimonianza data dal Battista diviene dunque un pressante invito a divenire anche noi “testimoni”; a esserlo con creatività, usando al meglio i carismi che ciascuno ha avuto in dono da Dio; mettendo a frutto anche il posto, o il ruolo, che ciascuno occupa, in famiglia e nella società, vivendo la propria fede con intelligenza e con la gioia di chi si sente amato e custodito da Dio. Per questo, domenica dopo domenica, apprenderemo dalla Parola di Dio, come dobbiamo vivere e come comportarci nelle alterne vicende della vita; ci sarà reso più chiaro il significato ultimo dell’esistenza; e sempre più ci scopriremo al centro del progetto d’amore che lo Spirito Santo ci svelerà.

     Ecco come vivere questo spazio di tempo che lentamente ci porterà alla Quaresima e poi alla Pasqua; è il tempo di fare memoria e di testimoniare ciò che aqbbiamo visto e udito: I grandi eventi sono compiuti, ma non perduti nel passato. Ciascuno di noi, dopo le feste, è tornato al suo lavoro, alla sua quotidianità. L’intensa esperienza del Natale ci ha allenati a riconoscere Dio, presente nel Bambino “avvolto in fasce e posto in una mangiatoia”; siamo ora invitati a riscoprire Dio, presente anche nel proprio coniuge, nei figli, nel genitore anziano, e anche nel capoufficio e nel collega di lavoro. “Io ho visto e ho reso testimonianza”  - ha detto il Battista. Chissà se riusciremo anche noi a scorgere Gesù che passa e ripassa sulle strade della nostra vita; e se, una volta conosciuto, lo sappiamo indicare a chi ci vive accanto.

     Amici, il primo incontro con il Signore è avvenuto accanto a una mangiatoia. Gli incontri successivi avvengono solitamente per strada, perché gli Evangelisti ci fanno trovare Gesù sempre in cammino. Anche gli Apostoli erano stati inviati da Gesù risorto per le strade di tutto il mondo ad annunciare la bella Notizia, il Vangelo. Ma anche noi siamo stati invitati a percorrere le nostre strade con nel cuore una bella Notizia, bella per me, e bella per tutti: Il Vangelo della vita! La nostra testimonianza sarà credibile  solo se sapremo annunciare con la gioia nel cuore e negli occhi: E’ la gioia di chi ha fatto esperienza della paternità di un Dio che si è rivelato infinitamente buono e misericordioso.  Amen.