QUARTA DOMENICA DI AVVENTO  -  B   :  IL PIU’ BEL “SI” DETTO A DIO !

 

     Eccoci, fratelli, giunti all’ultima domenica di Avvento che, quest’anno, viene a cadere addirittura nella vigilia di Natale. Oggi, la parola di Dio vuole portare tutta la nostra attenzione su Maria di Nazaret, la Madre di Gesù. La prima lettura ci porta molto lontano nel tempo, per ricordarci che è Dio il Signore del tempo; è Lui che decide le tappe della Storia della salvezza. Il re Davide decide di costruire una Casa decorosa per il Signore. Ma Dio – tramite il profeta Natan – gli fa sapere che non sarà Davide a costruire la Casa al Signore, ma Dio stesso provvederà a costruire per lui una Casa, cioè un Casato, una Discendenza; e proprio in quella Discendenza germoglierà il Virgulto nuovo che renderà saldo per sempre il Regno di Davide. Ed ecco, oggi, nel Vangelo di Luca la realizzazione della promessa.

     Un Angelo si presenta a una giovane donna di Nazaret con una proposta straordinaria, quasi inaudita; le chede la disponibilità ad accogliere nel suo grembo il Figlio di Dio. Maria accoglie il progetto di Dio; ella si fida di Dio e mette tutta la sua esistenza nelle sue mani; si compie così in lei la promessa fatta a Davide: Il Messia atteso prende carne in lei e così Maria diviene la prima abitazione di Dio, fatto Uomo; il primo, e più prezioso, tabernacolo del Figlio di Dio. Maria è sola davanti all’Angelo; il messaggio che le giunge è chiaro, ma anche sconvolgente: Lei, scelta da Dio per divenire Madre di Dio! Il racconto di Luca è tutto qui. Maria è la strada che Dio si è costruito per realizzare il suo progetto d’amore verso l’umanità: è l’ INCARNAZIONE.

     Maria, pur nella sua giovane età, capisce; capisce anche il ruolo dello Spirito Santo nella sua maternità; capisce anche di essere stata scelta da Dio e capisce soprattutto che “a Dio nulla è impossibile”!  Perciò la sua risposta non è tanto una adesione intellettuale, quanto piuttosto un abbandonarsi fiducioso alla volontà di Dio, senza più esigere né spiegazioni, né garanzie. Sta tutta qui la grandezza di Maria! Il suo “si” ha consentito a Dio di realizzare il suo piano d’amore per la nostra salvezza. Certamente, in quel momento, Maria non poteva saper cos’altro Dio le avrebbe chiesto; non poteva sapere neanche quanto quel Figlio l’avrebbe coinvolta nella sua missione. Dio non le aveva fornito spiegazioni  sul seguito della sua scelta. Con la sua adesione: “Avvenga per me secondo la tua parola”, Maria aveva messo tutta la sua vita nelle mani di Dio, si era fidata ciecamente di Lui.

     Maria imparerà molto presto che accogliere Dio nella propria vita non vuol dire essere esenti dalla sofferenza e dalle prove; Ella però è rimasta sempre ancorata alla certezza che Dio non l’avrebbe mai abbandonata e – più ancora – che “a Dio nulla è impossibile!” Fratelli, questo incontro che ci accompagna al Santo Natale, è per noi una scuola di vita. Maria ci suggerisce come attendere questo nuovo Natale. La storia di Maria è la storia di ogni cristiano che abbia avvertito una chiamata del Signore. Dal “si” generoso di Maria, dovremmo aver capito che, mettersi sulle strade di Dio, non significa sapere in anticipo il seguito, né pretendere di essere avvertiti di eventuali imprevisti. No. Ci è chiesto sempre di fidarci di Dio, di saperci sempre amati e protetti dal suo occhio vigile su di noi. E’ bene comunque sapere che ogni “si” a Dio  - proprio come è accaduto a Maria – si tira dietro altri “si”; e ci viene sempre richiesta una rinnovata fiducia nel Padre.  A conferma dell’aiuto certo di Dio, non scordiamo mai le ultime parole dell’Angelo: “Nulla è impossibile a Dio!” Si, fratelli, la nostra vita è davvero in buone mani!

     Domani è Natale! Avviamoci verso Betlemme, così come siamo. Gesù è nato nella più grande povertà, perché nessuno potesse vergognarsi  delle proprie miserie e dei rattoppi che coprono le nostre ferite. Tra poche ore, il Bambino riapparirà nella greppia del presepe per ricordarmi che è nato per me, per te, per tutti noi. E’ Lui il nostro Natale! E’ Lui la nostra festa! A domani, amici, perché gli auguri che ci scambieremo  si trasformino in dolce realtà.  Amen.