QUARTA DI PASQUA  -  B  :   GESU’ – “ BUON  PASTORE”

 

     La quarta Domenica di Pasqua è meglio conosciuta come Domenica  DEL BUON PASTORE; è anche la Domenica in cui si celebrava la Giornata pro Seminario:  veniva chiesto un aiuto economico per i seminaristi più poveri; ma soprattutto era una giornata di preghiera per chiedere al Signore che suscitasse tante Vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrate. “Domenica del Buon Pastore”! E’ Gesù stesso che, nel Vangelo ascoltato, si definisce “BUON PASTORE”. Dai nostri Seminari, un tempo, uscivano tanti “buoni pastori che poi venivano immessi nelle nostre parrocchie o venivano inviati ad annunciare il Vangelo nei Paesi dove non era ancora giunta la bella Notizia. Oggi purtroppo i Seminari sono quasi tutti vuoti e tantissime parrocchie sono senza Pastore e intere popolazioni sono senza una guida sicura, senza un punto di riferimento per fare le scelte giuste nella vita. E’ motivo di grande sofferenza sapere che là, dove manca il sacerdote, manca anche l’Eucaristia, manca il Sacramento della Riconciliazione, manca una Guida pastorale nei tanti momenti difficili della vita,

     Gesù mette in contrapposizione il Buon Pastore e il mercenario nella custodia del gregge, e ce ne offre le caratteristiche per riconoscerli. Il MERCENARIO è un pastore che fa servizio per soldi, e pensa solo a se stesso e ai suoi interessi; non gli importa di proteggere il gregge; nel pericolo, fugge, abbandonando il gregge ai predatori. Il BUON PASTORE – dice Gesù – conosce ad una ad una le sue pecore; le protegge e le conduce dove c’è erba da brucare e acqua per dissetarsi. Nel pericolo, non solo non fugge, ma affronta l’aggressore, anche a costo di rimetterci la vita. Il pastore “buono” pasce il gregge con amore, con tanti gesti d’amore. Fatta questa necessaria precisazione, raccogliamo concretamente la qualifica di “Buon Pastore” per un nostro approfondimento. Dice Gesù: “Conosco le mie pecore, e le mie pecore conoscono me. Così come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e do la mia vita per le pecore”. Sono due i verbi che qualificano il Pastore Buono”: “conoscere – dare la vita”; Nella pagina ascoltata, per ben cinque volte, è ripetuta l’espressione “offro la mia vita”.

     Non posso nascondere la mia commozione per la rivelazione di Gesù: che conosce le pecore “ COME IL PADRE CONOSCE ME E IO CONOSCO IL PADRE”!!! Fratelli, Dio mi vede! Dio mi conosce! Dio mi ama! Mi ama con l’amore che intercorre tra Lui e il Padre. Questa rivelazione mi dà tanta pace e tanta sicurezza; soprattutto mi dà la certezza della protezione e della salvezza. A nessuno di noi è chiesto di cercare il martirio; e tuttavia Gesù mi chiede di donare la mia vita. Mi chiede cioè la mia disponibilità a spendermi per i fratelli: a donare, per esempio, parte del mio tempo nel Volontariato; potrebbe anche chiedere a una mamma di accogliere un figlio indesiderato; mi chiede di dare un aiuto a un anziano per la spesa, per le medicine, ecc. Quando manca totalmente questa disponibilità, vuol dire che siamo “cristiani” solo perché battezzati; ma non di certo “buoni cristiani”.

     A farci da guida, ecco il Buon Pastore, che ci conosce, ciascuno, personalmente; che ci conduce nella vita, camminando avanti a noi; e, se prendiamo strade sbagliate, ci attende al primo incrocio, per riportarci sulla retta via; che rallenta il passo quando si affianca allo sfiduciato: sono questi gesti che ci danno conferma dell’amore che ravvisiamo nel Buon Pastore. Nei tre anni della vita pubblica, Gesù si è associato uomini e donne che decidevano di stare con Lui perché imparassero lo stile del servizio al popolo di Dio: gesti e parole che il Maestro usava per parlarci dell’amore del Padre, del progetto del Padre, perché nessuno dovesse perdersi . Dodici di loro furono chiamati Apostoli; gli altri Discepoli: era il primo nucleo di Chiesa. Oggi, Apostoli sono i vescovi e i sacerdoti, loro collaboratori e nostre guide, nostri catechisti. Ma, anche ogni battezzato, se discepolo del Signore, partecipa al sacerdozio di Cristo e diviene il primo e più importante catechista per trasmettere la fede ai figli.

     Uniamoci, fratelli, in preghiera, perché Gesù, Buon Pastore, doni a tutti, Laici e Sacerdoti, la grazia di essere “BUONI PASTORI” e buoni annunciatori del Vangelo, con parole buone e gesti di amore , di  condivisione e di misericordia.  Amen.