PRIMO GENNAIO 2017 - RIPARTIAMO CON MARIA, NOSTRA MADRE
Buon giorno e
buon anno a tutti voi! Le letture ascoltate si aprono con un grande augurio che
viene dal nostro Dio. E’ proprio Dio che suggerisce queste parole benedicenti:
“Ti
benedica il Signoree ti custodisca. Il Signore faccia risplendere per te il suo
volto, ti faccia grazia… e ti conceda pace”. Sono parole bellissime e
tonificanti; sono parole che danno sostanza agli auguri che oggi ci scambiamo.
Ecco perché, confortato dalla benedizione ascoltata, auguro a tutti voi, amici,
di ripartire nell’anno nuovo con una consolante rivelazione di Dio: Noi siamo
“guardati” da Dio e, in ogni giorno del nuovo anno, Dio ci accompagnerà con la
luce del suo volto luminoso. Dopo i botti di questa notte, abbiamo ora
recuperato la normale quiete della domenica, non senza però sfuggire a una
domanda: come sarà questo anno nuovo? Cosa ci porterà? Un cristiano non rivolge
domande agli oroscopi, né ai cartomanti; a chi chiedere allora? Un credente
porta oggi queste domande a Dio e invoca l’assistenza dello Spirito Santo! E la
risposta di Dio non tarda; la troviamo nella Parola rivelata o, in modo più misterioso, ci viene suggerita
nelle buone ispirazioni. Noi sappiamo che Dio non dà le garanzie che noi
cerchiamo: soldi, salute, benessere… Dio invece ci assicura la sua costante
presenza e il suo aiuto, per tutti i giorni della nostra vita.
Entra in questa benedizione di Dio anche il dono di Maria, Madre di Dio e Madre nostra. Ce l’ha donata Gesù nella sua morte; ce l’ha donata come madre, e la Chiesa si è premurata di ricordarcelo proprio nel primo giorno dell’anno nuovo. “Donna degli inizi” la invocava il vescovo Tonino.
Ecco perché, a otto giorni dal Natale, per una nostalgia insopprimibile , desideriamo ritornare idealmente a Betlemme, per incontrare ancora la santa Famiglia; vi troviamo anche noi, come i pastori, la Vergine Madre che tiene tra le braccia il Bambino. L’evangelista Luca ha colto soprattutto l’atteggiamento interiore di Maria; ci dice che “Maria, da parte sua, custodiva tutte questew cose, meditandole nel suo cuore”. E una precisazione preziosa, scritta per noi. Anche noi abbiamo incontrato tante persone; abbiamo commentato con loro il Natale, le spese sostenute per le Feste; i programmi TV ci hanno raccontato come è stato vissuto il Natale nel mondo. Le città e le famiglie spendono molto per stare al gioco della pubblicità e del consumismo. La Madre che abbiamo trovato a Betlemme, no, non ha speso denaro nel suo primo Natale. Ha invece posto tutta la sua attenzione agli occhi e alle parole di quanti erano venuti a vedere il Bambino. Certamente, nel silenzio contemplativo, le saranno ritornate alla mente le lodi del Magnificat: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio mio Salvatore, perché ha guardato l’umiltà della sua serva. D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata”.
Anche noi, oggi,
siamo invitati a ripensare alle meraviglie che il Signore ha operato nella
nostra vita. Amici, questa notte abbiamo tirato il sipario sul passato; abbiamo
voltato pagina; sappiamo però anche che questa mattina, ci siamo ritrovati
tutti problemi rimasti insoluti, ieri! Il nostro Dio ci ha regalato un nuovo
anno: è un dono del suo amore; un dono arricchito dalla sua Benedizione e dalla
speciale protezione della Vergine Madre, a cui Gesù ci ha affidati dall’alto
della croce. E sono proprio la Benedizione di Dio e la protezione della Vergine
Madre a dare sostanza all’augurio che anch’io porgo a ciascuno di voi e alle
vostre famiglie. “Il Signore vi conceda pace”! L’espressione più vera e più
romantica della pace è il bambino in braccio a sua madre. Non per nulla, la
presenza di Maria nella nostra vita, è una scelta di Dio! Ecco perché
ripartiamo oggi con la Madre del Cielo. Vi auguro pertanto che ogni vostro
risveglio sia allietato dal volto luminoso di Dio e dal sorriso della Madre
celeste, vita, dolcezza e speranza nostra; e preghiamola perché, dopo questo
esilio, ci mostri Gesù, il frutto benedetto del suo seno, o Vergine , o pia, o
dolce Vergine Maria. Amen.