PRIMA  DI  QUARESIMA  - C -   BENVENUTA  SANTA  QUARESIMA !

 

     Benvenuta santa Quaresima! Ti accogliamo come annuncio di primavera, dopo un lungo inverno, sferzato dai venti di pandemia, prima; e poi dai suoni sinistri delle sirene per annunciare bombe, distruzioni e tanti morti. Benvenuta santa Quaresima, per i quaranta giorni che ci offri, per farci conoscere l’amore di Dio per l’uomo e, più ancora, per la gioiosa opportunità offerta all’uomo di incontrare il nostro Dio, e di entrare in dialogo con Lui, per riassaporare il dono della sua amicizia e della sua pace. Le letture ascoltate ci passano infatti messaggi di amore, di salvezza, di liberazione dal male: La prima lettura, dal Deuteronomio, ci ricorda come Dio, con mano potente, ha liberato il suo popolo dalla schiavitù dell’Egitto; nella seconda lettura, Paolo, scrivendo ai Romani, ci assicura la salvezza, alla condizione che riconosciamo che GESU’ E’ IL SIGNORE; il Vangelo ci dà la bella notizia che Gesù ha affrontato il nemico – satana – e lo ha sconfitto, con un’arma estremamente efficace: la PAROLA DI DIO.

     Anche noi oggi, sospinti dallo Spirito Santo, entriamo con Gesù nel deserto, per iniziare il cammino di quaranta giorni, per giungere preparati alla Pasqua. Vorrei però anzitutto chiarire il senso cristiano da dare alla Quaresima: “QUARESIMA” non può essere vissuta con tristezza a motivo di chissà quali penitenze e privazioni che ci vengono richieste; diciamo invece che la Quaresima è un tempo prezioso dell’anno liturgico che intende facilitare il nostro ritorno a Dio, nostro Padre, attratti da tante sue offerte di perdono e di misericordia; ma anche un tempo che ci offre ampi spazi da dedicare alla Parola di Dio che porta luce sulla nostra vita, per capire meglio chi siamo, verso quale méta stiamo andando e se la strada che percorriamo è quella giusta. La Liturgia ha adottato il color viola, il colore delle viole che spuntano  ora per annunciare la doppia primavera, quella del nuovo risveglio della natura e quella dello spirito.

     Il Vangelo narra di Gesù che si allontanò dal Giordano per inoltrarsi nel deserto, dove rimase per quaranta giorni, in preghiera e nel digiuno e tentato dal diavolo. Gesù aveva trascorso i suoi primi trent’anni di vita in famiglia, a Nazaret; ora si ferma quaranta giorni nel deserto, lontano da tutti, nel silenzio e nella inevitabile povertà e austerità del deserto, per restare solo con il Padre. Noi diremmo: sosta di rifornimento e di riflessione per avere chiaro il progetto che il Padre gli ha affidato, prima di dare inizio alla vita pubblica. Ed è proprio in questo tempo di programmazione che satana arriva per dare a Gesù i suoi suggerimenti, nell’intento di alleggerire il progetto del Padre che prevedeva una condanna a morte e la croce. Suggeriva cioè quello che quasi tutti fanno: scegliere strade comode e quelle scorciatoie che promettono vita comoda e paradisi artificiali, da godere subito e con poca fatica.

     Può sembrare strano che il Figlio di Dio abbia consentito di essere tentato dal diavolo! Ma strano non lo è per noi, a cui Gesù ha rivelato il progetto d’amore che l’ha portato tra noi. Gesù ha scelto di farsi uomo per amore; per incontrare ogni uomo nei suoi peccati e offrire a tutti la salvezza che solo Dio può donare; in altre parole, Gesù, per amore e per solidarietà con l’uomo, è venuto a condividere con l’uomo tutte le sfaccettature della sofferenza umana – eccetto il peccato; ha quindi abbracciato la croce della fatica, della fame, della stanchezza e di tutte le nostre controversie, e anche delle tentazioni che affliggono la nostra esistenza, per indicare a noi come affrontarle e soprattutto come uscirne vincitori. Ad ogni cattiva provocazione del maligno, Gesù controbatte sempre e solo con la Parola di Dio, che ha in sé la forza stessa di Dio.  Riecheggia, nel silenzio del deserto la Parola dettata da Dio a Mosè: IO SONO IL SIGNORE TUO DIO: NON AVRAI ALTRO DIO FUORI DI ME!

     “STA SCRITTO” è la parola vincente di Gesù che esprime fedeltà al Padre e la fedeltà del Padre all’uomo.  Ciascuno di noi è quotidianamente aggredito da tante voci che promettono prestigio, successo, carriera, soluzioni a portata di mano. Ecco perché la Quaresima ci invita a cercare luoghi di silenzio, per dare spazio alla voce di Dio e per lasciar parlare la nostra coscienza, che certamente ci indicherà gli sbagli già fatti, ma dove poter riascoltare l’invito accorato, che ci è stato rivolto mercoledì delle ceneri: “Ritornate al Signore, vostro Dio, perché egli è misericordioso e pietoso, lento all’ira e grande nell’amore”. C’è, in queste parole, l’invito a “fare Pasqua”, cioè ad accostarci alla Confessione per essere liberati dal peccato per fare Pasqua. Amen.