PRIMA DI QUARESIMA  -  A   :   DAI CORIANDOLI  ALLE… CENERI

 

     Fratelli, mercoledì scorso è iniziata la Quaresima 2020. Ci siamo da poco scrollati di dosso i coriandoli di carnevale e subito abbiamo piegato il capo per ricevere le sacre ceneri, il segno penitenziale che ci ha introdotti nel tempo santo della Quaresima: Sono quaranta giorni nei quali – sorretti dalla Parola di Dio – ci prepariamo all santa Pasqua. In questi primi giorni, abbiamo anche riposto in soffitta le mascherine dei bambini; e ora, anche noi adulti, ci disponiamo ad abbandonare le nostre maschere, a ripulirci da tante incrostazioni che, nel tempo, hanno alterato la nostra prima, originale, immagine, quella che tanto ci faceva assomigliare al nostro Creatore.

     Ed ecco allora il mio saluto, oggi, prima domenica di Quaresima: Benvenuti! per vivere insieme la Quaresima liturgica, con Gesù nel deserto; sarà un tempo per pensare, per scegliere come vogliamo vivere e soprattutto per mettere un po’ di ordine nella nostra vita privata. In questo tempo, rituffiamoci nel nostro Battesimo; attingiamo, lì, le risorse di vita per rinnovarci , e giungere purificati all’annuncio della Risurrezione del Signore. Seguendo Gesù, ci lasceremo, anche noi, condurre nel deserto, dove, nel silenzio, solo Dio parla! Nel deserto con Gesù per apprendere da lui come affrontare le tentazioni e come uscirne indenni. E’ questo il motivo che ha portato Gesù nel deserto: per affrontare, lì, le tante nostre tentazioni e per insegnare a noi che - quanto satana ci propone, nell’intento di farci felici - è solo inganno; sono tutte provocazioni per farci dubitare di Dio. Gesù è fermissimo nelle sue risposte a satana; la sua fiducia nel Padre  è irremovibile: “STA SCRITTO”! – è la sua risposta.

     La Parola di Dio dirime ogni questione e scioglie ogni dubbio ed equivoco; l’ultima parola di Gesù è: “Vattene, satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto”. Il maligno proponeva a Gesù di essere un Messia diverso: più appariscente, più forte. La proposta era accattivante e ragionevole; ma Gesù non ci è cascato; non si è lasciato abbindolare nemmeno dalle citazioni della Scrittura. Gesù sa che le soluzioni facili e di comodo non fanno parte del “meglio”, e difficilmente entrano nei progetti di Dio. Gesù, prima di farsi dono all’uomo, ha voluto passare per il deserto, tempo prezioso di rodaggio e di scelte definitive, per vivere una totale obbedienza al Padre; ha voluto assoggettarsi a ogni genere di tentazioni per insegnare a noi le strategie che ci consentono la vittoria contro satana e contro il male.

     Quaresima – per noi – diviene così tempo di allenamento e di combattimento, e di revisione di vita. Il male, purtroppo, è presente ovunque, anche nelle nostre famiglie, anche in ciascuno di noi. Ecco allora il tempo favorevole, per dare più spazio alla Parola di Dio, per specchiarci nella Parola e chiederci se le scelte fatte finora sono quelle giuste. In questa ricerca di autenticità, la madre Chiesa ci offre una buona guida con tre parole: digiuno – preghiera – carità. Il DIGIUNO è vero quando sento gli stimoli della fame e mi astengo dal mangiare; è vero se il mio cuore si fa più attento verso chi non ha di che sfamarsi; è vero anche quando spengo TV, cellulare e computer per dare spazio alla preghiera e alla Parola di Dio. La CARITA’ diventa fonte e prova di conversione quando – al di là della elemosina data in chiesa, o al povero che incontro per strada – so farmi attento e premuroso verso chi so che ha bisogno di aiuto; è vero se so mettere a servizio le mie competenze e il mio tempo libero. Infine la PREGHIERA: è vera se le riservo un tempo certo per partecipare ogni giorno alla Messa,  o alla Liturgia del giorno.

     Non diciamo più: “Quaresima – tempo di penitenza”; diciamo meglio: “Quaresima – tempo di pentimento”. Nelle precedenti due domeniche, Gesù ci ha indicato come vivere i comandamenti; ci ha ricordato che il peccato è male perché ci fa del male! Fratelli, sentivamo il bisogno di questa Quaresima! Non per praticare una dieta particolare, ma per disintossicare lo spirito, per rimetterci al nostro posto di uomini e di donne che hanno scelto, come Maestro, Gesù; e per pendere dalle sue labbra, mentre ascoltiamo la sua Parola. La preghiera che ha dato inizio a questa Liturgia ci accompagni ogni giorno del nostro cammino quaresimale,  per farci  giungere alla santa Pasqua “nuovi e risorti” con Cristo.   Amen.