PRIMA DI QUARESIMA  -  B   :  TEMPO DI VERIFICHE  !

 

     La pagina di Marco che ci è stata offerta in apertura della Quaresima è un compendio di verità profonde e contiene precisi richiami per noi che vogliamo vivere con impegno questa Quaresima. In poche righe, Marco ci fa sapere che Gesù “fu sospinto dallo Spirito nel deserto”; che nel deserto rimase quaranta giorni, in digiuno e preghiera; che fu tentato da Satana; e inoltre che, alla notizia dell’arresto di Giovanni, Gesù si trasferì nella Galilea, e là diede inizio alla predicazione del Vangelo con questo annuncio: “Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo”. Dopo questi rapidi passaggi e dopo un annuncio così solenne, ritengo doveroso che ci chiediamo se noi ci siamo accorti della presenza del regno di Dio in mezzo a noi, e se ci siamo resi disponibili ad accogliere questo evento di grazia.

     Ecco allora la Quaresima come tempo prezioso per fare il punto sulla nostra vita di fede, e per rivedere, e ripensare, le scelte che hanno fin qui orientato la nostra vita. Sappiamo tutti che le nostre scelte quotidiane sono purtroppo condizionate dalle tentazioni; sappiamo pure che il nostro cammino di ogni giorno è lastricato di difficoltà di ogni genere, e di tante paure. Oggi Gesù si è fatto Maestro non solo con la parola, ma anche con la scelta di assumere la nostra umanità, con tutte le sue debolezze, per farne con noi esperienza vissuta e per indicarci come venirne fuori illesi e vincitori. Le tentazioni con le quali dobbiamo confrontarci sono sempre le stesse e, purtroppo, pur conoscendole, ne rimaniamo vittime con facilità.

     E’ risaputo che Satana, il tentatore, ci attacca facendo leva sui nostri punti deboli: soldi, benessere, carriera, sesso, paradisi artificiali, ecc. Ebbene commuove sapere che Gesù ha scelto questa nostra umanità, per essere solidale fino in fondo con le nostre fragilità, perfino nelle nostre tentazioni. Questa solidarietà mi ricorda che Gesù cammina a fianco di ciascuno di noi, soprattutto quando il nostro cammino si muove tra rovi e spine; mi ricorda anche che Gesù ha superato la prova di fedeltà con la preghiera e la pratica del digiuno. Al termine dell’esperienza del deserto e dopo aver sconfitto Satana, Gesù ha dato inizio alla predicazione del Vangelo con un pressante invito: “Convertitevi e credete nel Vangelo”! Non è una minaccia; è invece un lieto annuncio che scaturisce da un prolungato colloquio con il Padre; un invito a credere nella sua parola e a imitarlo nelle sue scelte. Gesù ha accettato l’umiliazione della tentazione per solidarietà con noi e per darci la certezza che anche noi, con Lui, possiamo superare le nostre prove.

     Sappiamo così che, alla fine, anche le tentazioni diventano utili in quanto ci costringono a decidere da che parte vogliamo stare. E, come l’oro si prova al fuoco, così le tentazioni e le prove della vita ci offrono l’opportunità di scegliere Dio e il bene. “Credere nel Vangelo” significa infatti fidarsi di Dio e credere nel suo amore. “Convertirsi” significa non porre più la nostra fiducia nel denaro, nel prestigio, nei ruoli, nelle proprie risorse; significa non continuare a sperare nella fortuna, quella ricercata, per lo più, nel gioco.

     Fratelli, la Quaresima è dunque tempo di spogliazione e di abbandono degli idoli, per fare spazio a Dio, nostro Padre. Per una vera conversione è necessario che accogliamo con fede la Parola di Dio. In questo nostro tempo, segnato dalla fretta e dal sovrapporsi di mille voci e richiami, abbiamo tanto bisogno di “deserto” e di silenzio; perché Dio non fa udire la sua voce nel chiasso; le grandi rivelazioni avvengono per lo più nel deserto. Iniziamo allora con gioia questa santa Quaresima: è una nuova opportunità per scaricare tanta zavorra e per creare tempi e spazi da dedicare alla preghiera e all’ascolto della Parola di Dio; come ha fatto Gesù nel deserto che, ad ogni offerta del tentatore, rispondeva: “STA SCRITTO…”. La Parola di Dio è sempre vincente! A chiusura, facciamo nostra la preghiera ascoltata nel Salmo responsoriale: “Fammi conoscere, Signore, le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Guidami nella tua fedeltà e istruiscimi, perché sei tu il Dio della mia salvezza”.  Amen.