PRIMA DI  A V V E N T O  - B -  :   VEGLIATE PER ESSERE PRONTI !

 

     Con la prima domenica di Avvento, inizia un nuovo Anno Liturgico. L’Avvento è un tempo breve, ma intenso, carico di messaggi impegnativi e abitato da personaggi che, via via, ci annunciano l’arrivo di un Atteso veramente straordinario e unico: il Figlio di Dio, che ha scelto di farsi uomo, uno di noi, per rivelarci il Padre, e quanto siamo da Lui amati. L’Atteso sarà così “Unico”, che la sua nascita dividerà in due la nostra storia: e si dirà “prima” e “dopo Cristo”. I personaggi che ci guideranno nell’Avvento sono i Profeti dell’Antico Testamento, poi Giovanni Battista, quindi i protagonisti: l’Angelo Gabriele, la Vergine Madre, San Giuseppe e, infine, il grande Atteso, GESU’, IL Figlio dei Dio che ha scelto di nascere tra noi per condividere con noi tutte le fasi della nostra vita. Pur sapendo che Gesù è già nato, l’Avvento ci rinnova ogni anno la suggestione  e le emozioni di chi, per secoli, ha atteso e invocato l’arrivo del Messia promesso, come salvatore e restauratore di un umanità in disfatta.

     Questa prima domenica di Avvento ci chiede di svegliarci dal torpore e dalla pigrizia; ci ricorda che il Gesù, atteso per secoli, non solo è già nato, ma vive tra noi; e noi purtroppo viviamo senza accorgercene. Perciò Gesù stesso ci avverte che, alla fine, ritornerà e ci chiederà conto del tempo trascorso su questa terra e soprattutto di come abbiamo usato i tanti doni ricevuti dal suo amore. L’evangelista Marco ce lo ha ricordato con le parole di Gesù: “Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà”. Noi, fratelli, stiamo vivendo il nostro “oggi” non più in attesa della nascita di Gesù, ma in attesa del suo ritorno, che coinciderà, per ciascuno, con la nostra morte.

     “Vigilare” allora non può confondersi con l’agitazione dei Testimoni di Geova che vengono nelle nostre case a raccontarci che è imminente la fine del mondo, e che perciò urge passare alla loro setta; non può essere nemmeno lo spauracchio di una guerra atomica che potrebbe esplodere da un momento all’altro e distrugge tutto e tutti. Siamo invece invitati a una attesa serena, laboriosa e gioiosa di chi si prepara ad accogliere finalmente una buona notizia: Torna tra noi Gesù e viene a ricordarci che abbiamo un  Padre che non ci ha abbandonato, nonostante i tanti peccati; e che Lui, Gesù,  è venuto per mettersi a fianco di ciascuno di noi, per portare con noi le nostre croci, fino a salire sulla sua croce, prova suprema di amore. E’ il Crocifisso la prova e la garanzia dell’amore di Dio per l’uomo. Ci è di aiuto e conforto la preghiera proposta nell’Antifona di ingresso: “A te, Signore, innalzo l’anima mia, mio Dio, in te confido: che io non resti deluso! Non trionfino su di me i miei nemici. Chiunque in te spera non resti deluso”.

     La Vergine Maria, la Madre Immacolata che celebreremo tra qualche giorno, è posta nel cuore dell’Avvento per darci un grande segno della vittoria di Dio sul peccato. Ella diviene per noi guida sicura per vivere bene ogni giorno, nella preparazione del Natale. Proviamo solo ad immaginare con quanta fede e quanto amore ella ha atteso il Figlio di Dio che portava in grembo. La sua era un’attesa arricchita di silenzio e di preghiera, mentre faceva memoria di quanto l’Angelo le aveva rivelato. S. Ambrogio la invocava con queste sante parole: “L’anima di Maria sia in ciascuno per lodare il Signore; il suo Spirito sia in ciascuno perché gioisca in Dio”. Preghiamo Maria, Regina della pace, perché l’approssimarsi del Natale, converta i cuori di chi fomenta le guerre, per accogliere il Figlio di Dio che gli Angeli hanno annunciato come Messia di pace. Affidiamo a Maria questi primi giorni di Avvento. Maria ha creduto che “a Dio nulla è impossibile” ed è divenuta Madre di Dio! Rinnoviamo la nostra consacrazione all’Immacolata perché sia lei a prepararci ad accogliere il Figlio Gesù che sarà ancora tra noi nella santa Notte.  Amen.