1.ma  DI  AVVENTO  -  C   :   DIO VIENE ANCORA !  DIO VIENE SEMPRE !

 

     “Ecco, verranno giorni nei quali realizzerò la promessa di bene che ho fatto”. Sono le parole di speranza che hanno introdotto oggi la prima lettura, del profeta Geremia; parole che sembrano un sorriso di Dio, uno squarcio di luce nella nostra storia. Ci avverte Geremia che, nel deserto arido della nostra umanità, Dio vuole far sbocciare ancora il fiore della speranza e della salvezza: è il miracolo dell’amore, dono che scaturisce dal cuore di un Padre che ama i suoi figli. Con questo annuncio , diamo oggi inizio al tempo di Avvento e al nuovo Anno Liturgico. Nostra guida quest’anno sarà l’evangelista Luca.

     “AVVENTO” non significa propriamente “attesa”; infatti non dovremmo insistere su un linguaggio che usiamo molto in questi giorni, specialmente con i bambini, che cioè ci stiamo preparando alla nascita di Gesù Bambino. Gesù è già nato; è già tra noi da oltre duemila anni! “AVVENTO” significa “venuta”; a Natale celebriamo la nascita di Gesù, per rivivere anche noi la gioia intensa dei pastori di Betlemme. “Avvento” è anche occasione per ricordare le tante “venute” di Gesù nella nostra quotidianità. Infatti, ogni domenica siamo convocati per incontrare il Signore Risorto, per ascoltare la sua Parola; per accostarci ai Sacramenti, cioè ai gesti d’amore che Gesù ha consegnato alla Chiesa, perché a tutti potesse giungere la salvezza.

     Nelle domeniche di Avvento sentiremo spesso il richiamo al cambiamento, all’ascolto della Parola, alla vigilanza, perché il tempo che stiamo vivendo è l’unico tempo disponibile per prepararci all’ultimo incontro con Cristo, al termine della nostra vita, e poi al Giudizio Universale.

      La cronaca locale, già da oltre un mese ci riporta il problema “luminarie”: quali scegliere, e soprattutto, chi le paga! Si, perché le luminarie non sono più un segno di festa per la nascita del Salvatore, ma hanno lo scopo di attrarre la gente, dove le vetrine abbondano di ogni ben di Dio. Gli annunci pubblicitari di questi giorni non annunciano Gesù; vogliono invece suggerire che per un Natale speciale dobbiamo fare acquisti ; dobbiamo prenotare per tempo l’albergo nelle Stazioni sciistiche, o dove ci si può ancora abbronzare… Ecco allora che questo breve tempo che ci separa dal Natale, dovrebbe invece essere per noi un tempo di silenzio, di preghiera e di ricerca del Gesù, già presente in mezzo a noi. Ci avverte oggi Gesù: “State attenti a voi stessi, che i vostri cuori non si appesantiscano in dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita”. L’avvertimento è per ricordarci che Gesù ritornerà, alla fine, come Giudice, e ci chiederà conto di come abbiamo usato i suoi doni.

     E noi, venuti oggi a Messa, per iniziare bene l’Avvento, come intendiamo impegnarci ? Come lo vogliamo vivere? San Giovanni, nel Prologo del suo Vangelo, ci ricorda che Gesù “venne tra i suoi, e i suoi non l’hanno accolto”. E’ questa la tragedia che riviviamo ogni anno nei nostri Natali: il nostro Dio viene per incontrarci e noi siamo altrove! Non ci facciamo trovare. Ce l’ha ricordato così il Card. Biffi: Per Natale prepariamo una grande festa; ma, il più delle volte, non invitiamo Lui, il Festeggiato”! Dio finisce per essere il grande assente proprio nel suo Natale! E allora capisco l’insofferenza di tanti per i quali il Natale è il giorno più temuto dell’anno. Chi è ammalato, o anziano e solo, chi ha fallito nella vita, rischia di vivere il Natale come un pugno nello stomaco e spera solo che passi presto.

     Fratelli, amici, l’Avvento che inizia oggi vuole svegliarci per rimetterci in cammino, per incontrare il Signore che è già in mezzo a noi. Abbiamo già vissuto tanti Natali; ma forse Dio non è ancora nato nei nostri cuori! Il Figlio di Dio nella sua nascita non ha trovato un alloggio, e ha dovuto ripararsi , con mamma e papà, in una grotta di fortuna. Questo Avvento potrebbe essere buona occasione per dare casa a Dio che viene, la nostra casa! Il presepe sarà il segno che anche noi attendiamo con gioia l’arrivo dell’illustre Ospite. Oggi lo invochiamo con la Preghiera già ascoltata all’inizio: “O Dio, nostro Padre, suscita in noi la volontà di andare incontro con le buone opere al tuo Cristo che viene”.  Amen.