P E N T E C O S T E  :  VIENE IL CONSOLATORE !

 

Pentecoste: Cinquantesimo giorno dalla Pasqua e giorno che conclude il tempo pasquale. Quante volte, in questi cinquanta giorni, il Signore Risorto era apparso agli Apostoli e ai primi discepoli! E, ciò nonostante, troviamo oggi gli Undici ancora raccolti, o forse meglio sarebbe dire “blindati”, entro il Cenacolo; e non solo per onorare un luogo divenuto sacro per l’Ultima Cena ivi celebrata; ma, penso, si ritrovavano insieme  soprattutto per difendersi  da eventuali, e temute, aggressioni. Il Cenacolo era così divenuto un buon rifugio dove dormire tranquilli.  Ci voleva la Pentecoste a spalancare, per sempre, quelle porte e soprattutto per far uscire gli Apostoli per iniziare a proclamare la verità su Gesù, e per incamminarsi per le vie del mondo ad annunciare la bella Notizia della salvezza.

     Gesù aveva più volte annunciato l’arrivo dello Spirito Santo; soprattutto l’aveva annunciato con nomi accattivanti che mettevano in luce la missione e i doni che Egli portava. L’evangelista Giovanni attribuisce allo Spirito Santo tre compiti fondamentali: Conservare fedelmente la memoria di Gesù – La comprensione personale della Parola rivelata – Il coraggio della testimonianza. Noi cattolici professiamo senza difficoltà il Credo che la Chiesa ci propone, ogni domenica, dopo la Liturgia della Parola, e che ormai ripetiamo a memoria. Purtroppo, sento ripetere questa professione di fede senza attenzione e “senza fede”, detta in fretta per chiudere con un bel Amen. Oggi, Pentecoste, vorremmo anche noi essere svegliati dal “fragore” della prima Pentecoste, da questo “vento che si abbatte impetuoso e riempie tutta la casa” dove gli Undici erano chiusi per timore dei Giudei. Dobbiamo invece constatare che le nostre case  sono invase da altri fuochi, a volta da fuochi d’artificio!, che, invece di portare il calore e l’amore di Dio, portano distruzione e morte. Tornano allora provvidenziali, oggi, le invocazioni della Sequenza: “ Vieni, Santo Spirito, manda a noi dal cielo un raggio della tua luce. Vieni consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo…”.  Quanto sarebbe utile apprendere a memoria questo Inno allo Spirito Santo, anche per chiedere ogni giorno che  pieghi ciò che è rigido, drizzi ciò che è sviato e scaldi ciò che è gelido…”

     Lo Spirito che Gesù aveva annunciato e promesso, è l’Amore che intercorre tra il Padre e Gesù, il Figlio; ebbene questo stesso Amore è inviato a noi  perché possiamo penetrare sempre più nel grande mistero della Trinità SS.ma. : “Lo Spirito Santo – ricorda Gesù – vi insegnerà ogni cosa, vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto”. Lo Spirito Santo è dunque la nuova “Presenza” di Dio nella vita dell’uomo; potremmo dire: E’ Dio a nostra disposizione! E’ la luce della nostra fede che ci consente di conoscere Dio e la sua santa volontà. Gesù spiegava ai discepoli il dono dello Spirito Santo anche per rendere meno gravoso il distacco che sarebbe avvenuto con la sua Ascensione; e per renderli certi che la sua presenza non sarebbe venuta meno, mai! Gesù li aveva anche avvertiti che “Egli vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto”. Voleva ricordarci che lo Spirito Santo ha una voce che ci raggiunge in ogni momento e in ogni circostanza della nostra vita; cosi che potremmo sentirci dire: “Alzati e vai a servire – è ora di pregare – qualcuno attende da te il perdono o qualche gesto d’amore – o chiudi con le tue scelte sbagliate – ecc.” La voce dello Spirito di Dio mi ricorda anche quanto io sono amato da Dio! E mi ricorda che Dio è, e sarà, sempre con me!

     CONSOLATORE : ecco la qualifica più bella che Gesù ha attribuito allo Spirito Santo! Nel Battesimo, ciascuno di noi è divenuto abitazione  di Dio, che si fa presente con il suo Amore e la sua Misericordia; Dio che è con me per consolarmi, aiutarmi, risollevarmi nelle mie cadute; che anche muore con me, per portarmi in Cielo a partecipare per sempre alla festa preparata per gli amici. Trovo giusto concludere questo momento di ascolto con la preghiera dell’inizio: “ O Padre, diffondi sino ai confini della terra i doni dello Spirito Santo e continua oggi, nella comunità dei credenti, i prodigi che hai operato agli inizi della predicazione del Vangelo”  Amen.  Alleluia.