Natale del Signore                               25.12.2011

 

Isaia 52, 7-10

Lettera agli Ebrei 1,1-6

Vangelo secondo Giovanni 1,1-18 

 

In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste.

In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta.

Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce.

Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo.

Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto.

Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati.

E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità.

[…]

Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato.

 

Una Luce è discesa

 

“Un giorno santo è spuntato per noi: venite tutti ad adorare il Signore; oggi una splendida Luce è discesa sulla terra”.

 

Con queste parole la liturgia introduce la proclamazione del vangelo di questo giorno di Natale.

“Un giorno santo è spuntato per noi”. Giorno santo, poiché la sua luce ha illuminato il volto del Figlio di Dio. Giorno santo, perché il Figlio, aprendo i propri occhi sul nostro mondo, ha contemplato il volto della Madre sua. Giorno santo, perché Maria ha potuto avvolgere col suo sguardo il Figlio di Dio diventato suo Figlio. Giorno santo che annuncia un mistero indicibile e gioioso.

A partire da questo giorno santo, Dio ha occhi d’uomo per vedere riflesse nei nostri occhi le nostre gioie e le nostre pene segrete, le nostre domande e la nostra preghiera. Dio ha corpo d’uomo per essere accolto e abbracciato, e per dirci che egli è qui, pronto a spartire con noi passi di delusione e parole di speranza, a donarci il calore di un incontro e la gioia del suo amore.

“Oggi una splendida Luce è discesa sulla terra”. Colui che abita in una luce inaccessibile ha scelto d’essere il più indifeso degli esseri umani, sottoposto alle nostre necessità ed esposto alla nostra cattiveria. Non si sottrae a nulla di tutto ciò che costituisce la bellezza e la pesantezza della nostra esistenza. E fa questo per collocare in noi un raggio della sua luce.

Luce che è fede, per discernere dietro il suo volto umano la bellezza di Dio.

Luce che è speranza, per dirci che, per quanto sia lunga la nostra notte, un’alba ci attende sempre.

Luce che è amore, per vivere degnamente l’avventura della nostra vita.

Oggi, questa Luce d’amore è stata accesa nei nostri cuori, nel cuore di ogni uomo: anche in quello di coloro che faranno di tutto per spegnerla in sé e nei propri simili con l’odio e la violenza.

Illumini, questa Luce, la nostra coscienza, quando è dubbiosa e smarrita. Riscaldi il nostro cuore, quando l’amore viene meno. Sorregga i nostri passi, quando si fanno incerti e vacillanti. Rincuori il nostro spirito nella fatica. Ci trasformi in uomini di pace.

“Venite tutti ad adorare il Signore”. Non temiamo questo Dio che ha saputo rivestirsi della fragilità di un Bambino. E ringraziamo Maria che ha dischiuso a Dio le porte della Terra, perché alla Terra fossero dischiuse le porte del Cielo.

Buon Natale!

 

 

P. Carlo