MESSA DELLA NOTTE  :  E’ NATO UN BAMBINO PER NOI !

 

     In questa Messa della Natività, vedo qui presenti tanti bambini e, accanto a loro, mamme e papà. E, proprio la nascita di Gesù, mi porta a pensare a voi mamme, nei giorni della vostra trepida attesa di poter finalmente vedere e stringere al seno la vostra creaturina. Quanta festa! Quante emozioni! Ecco, questa notte, per voi, mamme e papà, è più facile capire la festa e la gioia del Natale che puntualmente ritorna il 25 dicembre di ogni anno. Voi genitori sapete anche capire il disagio provato da Maria e Giuseppe nel trovarsi lontano da casa in un momento così delicato; e, per di più, sentirsi dire: “ci spiace, non c’è posto per voi!” E loro, Maria e Giuseppe, sapevano chi era quel Bambino che doveva nascere: il Figlio di Dio, l’Atteso da tutte le genti. Cari bambini, cari papà e mamme, questa Messa di mezzanotte vuole farci rivivere l’emozione di una notizia veramente sensazionale: Dio è nato per noi! E’ nato bambino, come tutti i bambini; è nato in una stalla perché, per loro, non c’era posto negli alloggi degli uomini.

     Ci sconcerta questo Dio che decide di diventare uno come noi, che è venuto per incontrarci, anche se oggi siamo ancora così presi da tante cose da fare. La sua venuta ha reso santo questo giorno, anche se noi l’abbiamo trasformato in un Natale consumistico, inzuccherato dei nostri buonismi di circostanza. Eppure Gesù vuole tornare ancora, questa notte; torna per me, per te, per noi. La capanna in cui Gesù nasce questa notte non è più la grotta di Betlemme, ma sarà la nostra realtà personale, familiare, lavorativa; viene per vivere con noi il disagio della povertà, la sofferenza della malattia; viene nei tanti campi-profughi per partecipare alla sofferenza di chi manca di tutto e sperimentare il gelo di tanti cuori che continuano a ripetere parole già ascoltate a Betlemme: “per voi qui non c’è posto”! La paglia su cui Maria ha deposto il Bambino è oggi la nostra umanità, percorsa da guerre, terremoti, violenze e lotte fratricide.

     Tutti noi sappiamo quanto sia improbabile riscaldare una grotta di fortuna. Ma oggi ci viene detto che è possibile; non con una stufetta, ma a microonde, cioè con le vibrazioni di cuori innamorati. E per poterlo fare, ci è chiesto di uscire dal frastuono, per lasciarci coinvolgere dalla Notte di Betlemme, per riascoltare l’annuncio degli Angeli:”Oggi è nato per voi un Salvatore, che è Cristo Signore”; per sostare, pensosi, davanti a quella greppia che custodisce il nostro Dio, nella espressione più alta del suo amore. Si, perché quel Bambino non è lì perché qualcuno l’ha invitato! E’ lì, come dono del Padre! E’ nato per restare per sempre con noi! Purtroppo anche questa notte, Maria e Giuseppe dovranno ancora risentire le parole del rifiuto.

     Anche oggi, per molti, questo Natale trascorrerà senza fare tappa a Betlemme, cioè senza incontrare il Festeggiato. Ma noi siamo venuti a Messa per vedere il Bambino Gesù e per riceverlo nella Comunione, ben sapendo che sarà proprio lui a riscaldare la nostra capanna; sarà lui, Gesù, a trasformare la nostra paglia pungente in un cuore caldo e accogliente. Gesù continua a venire per ricordarci che siamo amati da Dio; ed è proprio questo amore a riempire la nostra vita di gioia vera e di tanta pace. Fratelli, Natale non è solo una ricorrenza da festeggiare con uno scambio di auguri. Basti pensare che anche questa notte, Maria e Giuseppe sono per strada a cercare dove fermarsi per far nascere ancora il nostro Salvatore. Apriamo, fratelli, le porte di casa; accogliamoli e con loro trascorreremo il Natale più bello della nostra vita.

     E’ il momento di fermarci per ascoltare di nuovo la voce dell’Angelo. “Non temere! Ecco vi annuncio una grande gioia: OGGI, nella città di Davide è nato per voi un Salvatore che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia… Gloria a Dio nel più alto dei cieli e sulla terra pace agli uomini che egli ama”. Fratelli è l’augurio degli Angeli per tutti noi. E’ anche il mio augurio. BUON NATALE !