I - QUARESIMA                                   13.03.2011

 

Genesi 2,7-9; 3,1-7

Lettera ai Romani 5,12-19

Vangelo secondo Matteo 4,1-11

 

In quel tempo, Gesù fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Il tentatore gli si avvicinò e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, di’ che queste pietre diventino pane». Ma egli rispose: «Sta scritto: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». Allora il diavolo lo portò nella città santa, lo pose sul punto più alto del tempio e gli disse: «Se tu sei Figlio di Dio, gèttati giù; sta scritto infatti:

Ai suoi angeli darà ordini a tuo riguardo ed essi ti porteranno sulle loro mani perché il tuo piede non inciampi in una pietra». Gesù gli rispose: «Sta scritto anche: Non metterai alla prova il Signore Dio tuo». Di nuovo il diavolo lo portò sopra un monte altissimo e gli mostrò tutti i regni del mondo e la loro gloria e gli disse: «Tutte queste cose io ti darò se, gettandoti ai miei piedi, mi adorerai». Allora Gesù gli rispose: «Vattene, Satana! Sta scritto infatti: Il Signore, Dio tuo, adorerai: a lui solo renderai culto». Allora il diavolo lo lasciò, ed ecco, degli angeli gli si avvicinarono e lo servivano.

 

Tentazioni

 

Le letture di questa prima domenica di quaresima ci invitano a nutrirci della Parola del Signore. Questo potrebbe essere il nostro principale proposito per tutto il tempo quaresimale: digiuno, rinuncia all’egoismo del nostro Io (anche a noi, infatti, il serpente antico suggerisce: “fa’ quello che vuoi, cavati tutte le voglie, allora sì che sarai un vero uomo, anzi, sarai un dio!”), per cibarci invece, e in abbondanza, del Pane della Parola, che nutre e ci sostiene nel nostro cammino verso la Vita eterna!

La liturgia, mettendo in relazione Cristo con Adamo, ci ricorda che ciascuno di noi è tentato come Gesù. La grande tentazione dell’autonomia nei confronti di Dio viene articolata su tre livelli.

Primo: «Dì che queste pietre diventino pane». È la tentazione che va a colpire il rapporto con noi stessi e con le cose: tu hai solo bisogno di saziare i tuoi desideri, oggi di pane, domani di sesso, di soldi, di gioco… Genera l’illusione che i beni riempiano la vita. Secondo: «Gettati giù ... [gli angeli] ti porteranno sulle loro mani». È la sfida aperta alla nostra relazione con Dio: cura la tua immagine, sembra suggerire il Tentatore, cerca visibilità, insegui il successo, e, per fare ciò, non esitare a servirti di Dio. Dio ridotto a nostro servo, ad attaccapanni delle nostre opinioni… Terzo: «Tutte queste cose [i regni del mondo e la loro gloria] io ti darò». Intacca la relazione con gli altri: mettili alla frusta, usali, sottomettili a te… altrimenti ti sbranano. Sfrutta la nostra fame di potere, l’illusione che la forza riesca a vincere il male che corrode le relazioni umane…

Riguardo a tutte le tre tentazioni, Gesù articola il proprio rifiuto ricorrendo alla Parola di Dio. Alla prima risponde: «Non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio». Il pane è utile e buono, ma migliore è la Parola – che per noi prende il nome di Vangelo, di Creato, di Fraternità – che è vita.

Alla seconda risponde: «Non metterai alla prova il Signore Dio tuo». Dio non tenta e non può essere tentato da nessuno. Ridurre il nostro rapporto con lui a un atto magico per ricavarne qualcosa di utile per noi, ci condanna alla delusione. Dio rimane in silenzio di fronte a chi vuole manipolarlo. E questo è terribile.

Alla terza: «Il Signore, Dio tuo, adorerai». Il Tentatore fa mercato di tutto. Gesù gli risponde che Dio non fa mercato dei propri doni: dona gratuitamente, perché ama. Questo si aspetta anche da noi.

Il pane della Parola ci irrobustisca e ci trasformi ad immagine di quegli angeli che, alla fine, si avvicinarono a Gesù per servirlo.

Buona quaresima!

 

P. Carlo

 

Ai miei pazienti lettori:

verso la fine del mese sarà in Libreria il mio volumetto, scritto in collaborazione con P. Luppi:

 

Tracce di Speranza, EDB, Bologna 2011

 

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