34.ma   DOMENICA   -    B    :   G E S U’   RE  DEI  CUORI

 

     Con la festa di Cristo Re, si chiude l’Anno Liturgico in corso; e termina anche il percorso di conoscenza di Gesù, con la guida dell’evangelista Marco, che ci ha accompagnato durante tutto quest’anno. Oggi, l’evangelista Giovanni ci suggerisce come celebrare questo giorno che conclude un anno di incontri con il divino Maestro. Giovanni ci ha fatto rivivere un momento intenso e tragico della vita di Gesù; Gesù è ammanettato davanti a un tribunale iniquo che lo condannerà a una morte orrenda, la crocifissione. Giovanni, ultimo degli evangelisti, ci offre, nella pagina ascoltata, la risposta alla domanda che abbiamo trovato sottesa in tutte le pagine del Vangelo di Marco: “CHI E’ GESU’?”; o meglio: “CHI E’ GESU’ PER ME?”.

     Nel Vangelo di Giovanni, è Pilato che chiede a Gesù conferma sulla sua vera identità; gli chiede: “Sei tu il re dei Giudei?”. Gesù risponde affermativamente, pur sapendo che gli costerà la condanna a morte; ma Gesù subito precisa che il suo regno non è segnato nella cartina geopolitica del suo tempo; né ha confini da difendere. E’ un re che ha come cittadini tutti gli uomini e donne di ogni tempo, e che offre gratuitamente dignità e vita in abbondanza a tutti, e in particolare ai poveri,ai sofferenti, ai peccatori. Ma, davanti a Pilato, Gesù è SOLO! Solo e schiacciato dalle urla della piazza che grida: “CROCIFIGGILO!”. Ed è proprio lì che Gesù proclama la sua regalità; troveremo poi sulla croce il cartiglio con la motivazione della condanna: “Gesù Nazareno Re dei Giudei”.

     Fratelli, il regno proclamato da Gesù “non è di questo mondo”; la geografia di questo regno va cercata non nelle guide turistiche, ma nel cuore delle persone che crederanno in lui e che accoglieranno la sua salvezza. La solennità di Cristo Re è stata posta al termine dell’anno liturgico per rinnovare al nostro Re l’obbedienza della fede e per riconoscere la sua signoria nella storia dell’umanità e nella vita di ciascuno di noi. E’ dunque preziosa occasione per rinnovare oggi la nostra Consacrazione al Cuore di Gesù, arricchita oggi della Indulgenza plenaria. Fratelli, Gesù ha accolto la croce per amore! Siamo noi gli amati, i salvati. Purtroppo, agli occhi di molti, il Crocifisso può apparire come lo sconfitto, il perdente, l’illuso, il sognatore… Ma non è così!

     Colui che appariva debole, schiacciato, si è rivelato VINCITORE ! Il suo amore ha cambiato il corso della storia; anzi,con lui, la storia è ritornata all’anno zero: tutto è ricominciato daccapo. Con la sua morte e risurrezione ha dimostrato che quanto aveva predicato era vero: che cioè solo l’amore salva il mondo; solo l’amore edifica qualcosa che va oltre il tempo e oltre il male. La festa della Regalità diventa così occasione per accogliere la Signoria di Cristo: è un potere che non si impone e non condanna. Gesù, il nostro Re, non ha indossato paludamenti imperlati d’oro; ha invece indossato un grembiule, ha piegato le ginocchia davanti a ogni discepolo, per lavare loro i piedi. Ecco chi è il Gesù del Vangelo! Il Gesù per noi!

     Tanti, nel corso della storia, hanno cercato di cancellarlo, di nasconderlo, di combatterlo. Ogni tanto, anche ai nostri giorni, torna la polemica sul Crocifisso nei locali pubblici. Ma è nei cuori che Cristo regna!  E’ dai cuori che è impossibile cacciarlo, ameno che non lo vogliamo noi. Quanti re sono caduti e sono stati dimenticati! Cristo invece continua a regnare, perché regna nei cuori. Il mio pensiero va, in questo momento, al Poverello di Assisi: povero e molto debilitato fisicamente, disarmato e disarmante, ma reso capace di cambiare la storia della Chiesa, con l’unico potere autentico: l’AMORE. Fratelli, fermiamoci anche noi oggi davanti a Gesù Crocifisso; fissiamo il nostro sguardo su di lui per scoprire quanto siamo stati amati! Gesù ha atteso di proclamare la sua regalità, per annunciarla dalla croce; per fare della croce il suo trono regale.

     E’ la croce la sua più alta testimonianza d’amore! E tu, fratello – sorella, che sei venuto a celebrare il Giorno del Signore, hai già scelto quale re vuoi seguire?  Amen.