DOMENICA  3.a DI AVVENTO  -  B  :  MA…QUALE  GIOIA ?

 

     Questa terza domenica di Avvento è definita “GAUDETE”, verbo latino di facile traduzione: è l’invito alla gioia che troviamo nell’Antifona d’ingresso: “Rallegratevi sempre nel Signore; ve lo ripeto; rallegratevi, il Signore è vicino”. Questo invito viene ripetuto nella lettera che San Paolo ha scritto ai Tessalonicesi: “Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente. E, in ogni cosa, rendete grazie”. Mentre leggevo queste parole di grande conforto, mi chiedevo come avrei potuto condividere con voi questo invito alla gioia, in un tempo, come il nostro, che ci chiede di imbavagliare bocca e naso, e di tenerci a debita distanza, per precauzione, e che ci impedisce di darci la mano e di abbracciarci! E tuttavia, noi sappiamo che la gioia, anche se non espressa nel modo più naturale, ha una propria sede: il cuore!

     Per cui, ciascuno di noi, anche se imbavagliato, sa se il suo cuore è gioioso e in pace; sa se la fiducia nel Padre che è nei Cieli, gli ha fatto superare quel senso di sfiducia e di paura che gli attuali divieti suscitano anche a chi entra in chiesa per la santa Messa. Ecco, diciamo che, il sottrarci proprio quei gesti umani che meglio esprimono gioia e fratellanza, come darsi la mano e l’abbracciarsi, non può intaccare la nostra fede e il nostro cuore dove ogni buon sentimento trova casa.  Proprio mentre prendevo nota dei tanti motivi che vorrebbero toglierci anche la gioia di un Natale “cristiano”, mi giungeva un messaggio di chi, anche a costo di eventuali multe, vuole, a tutti i costi, condividere la gioia della Nascita di Cristo con la propria famiglia. La gioia del Natale esprime la voglia di vivere, non solo la certezza della salvezza, promessa da Gesù, ma anche la ricchezza dei sentimenti che ci legano alla Famiglia e la condivisione  della Santa Messa della Natività, del pasto natalizio e dello scambio dei doni, a significare il Dono più grande che il Padre ha fatto a noi nella nascita di Gesù.

     E’ così, si avvera la motivazione della gioia del Natale: “Rallegratevi: il Signore è vicino! E’ in mezzo a voi!”. La bella notizia di oggi viene annunciata in questa certezza: l Signore è già in mezzo a noi; è venuto a portare salvezza a tutti. E, come oggi si discute, da chi cominciare a somministrare il siero antivirus, così Gesù ha voluto esprimere le sue preferenze: Salvezza per tutti, ma a cominciare dai più bisognosi: i poveri, gli ammalati, chi soffre per violenze varie, i perseguitati per la fedeltà al Vangelo. A ricordarci la bella notizia c’è oggi Giovanni Battista che sollecita a preparare l’incontro con il Messia, già presente in mezzo a noi. Ma noi, storicamente “cristiani” di antica data, ne siamo convinti?  I nostri incontri con Gesù sono iniziati con il Battesimo. Ma quali altri incontri abbiamo realizzato con Cristo, da adulti? Fratelli, anche ora ci troviamo presenti alla santa Messa, perché il Signore Gesù ci ha convocati per farci dono delle sua salvezza. Ci ha convocati perché ci ama e ci stima capaci di passare la bella Notizia ai distratti e a quanti sono ancora in ricerca.

     Ci è nota l’antica preghiera dell’impegno dell’annuncio missionario; comincia così: “Dio non ha mani, ha soltanto le nostre mani per fare del bene. E termina con una affermazione un po’ ardita: “Noi siamo l’unica Bibbia che l’uomo legge ancora”. Noi viviamo in un tempo in cui tanti dichiarano apertamente di essere atei, non credenti; Il mondo della scienza e della ricerca ha violato il progetto di Dio, a salvaguardia della vita e del creato; e ci ha regalato l’aborto, la morte assistita, armi micidiali, tumori, malattie con nomi sempre nuovi, e oggi, il Coronavirus che miete vittime sempre più numerose e che vorrebbe impedirci di pregare insieme in chiesa e di vivere nella gioia gli affetti più cari. Fratelli, non lasciamoci sopraffare dalle voci che annunciano solo morte e fallimento. C’è un Libro – il VANGELO – che ci annuncia vita vera, speranza certa, un Posto tutto nostro nel Regno dei Cieli. Diciamolo a tutti, mentre si avvicina il Santo Natale. Cantiamo con la Vergine Madre: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio Salvatore”.  Amen.  Alleluia.