DOMENICA  TERZA  C   -   DOMENICA” DELLA  P A R O L A”

L’ O G G I   DI   DIO

   Papa Francesco ha disposto che la terza domenica dell’Anno Liturgico fosse dedicata alla PAROLA DI DIO, ravvisando, nelle letture ascoltate, un valido motivo per questa scelta, per offrire alla Chiesa l’opportunità di una solenne celebrazione, analogamente a quanto già si fa per la solennità del Corpus Domini. Il gesto liturgico che ci è più familiare dovrebbe consistere nella intronizzazione del Libro delle Sacre Scritture; non solo qui in chiesa, dove comunque troviamo il libro delle Letture sempre aperto sull’ambone; ma anche nelle nostre case, in un angolino pulito e raccolto e accogliente, da riservare alla preghiera e alla esposizione della Parola di Dio, nostra guida quotidiana, dove trovare quel OGGI che ci è stato ricordato nella pagina di Luca che abbiamo appena ascoltato.

     Luca ci fa incontrare Gesù nella Sinagoga di Nazaret. L’addetto offre a Gesù per la lettura il passo di Isaia, dove è scritto: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato a portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; a rimettere in libertà gli oppressi e proclamare l’anno di grazia del Signore”.  In apertura del suo Vangelo, Luca si era premurato di dare concretezza, e soprattutto garanzia, che quanto veniva riferito di Gesù, rispondeva ad assoluta verità,  avendo potuto appurare, con i testimoni, ogni più piccolo particolare. Premessa necessaria questa, prima di darci il commento di Gesù al passo di Isaia. Nella Sinagoga tutti attendevano da Gesù il commento sulla interpretazione da dare a quell’ OGGI, tante volte ripetuto dai profeti.

     Ebbene Gesù stravolge tutti nel dare conferma  che è LUI – GESU’- presente in quel momento nella Sinagoga, l’ATTESO e il DESTINATARIO di tutte le profezie che parlano del Messia. Luca riporta qui l’unica Omelia che Gesù ha espresso a commento della Parola. Aveva letto: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione e mi ha mandato…” Ed ecco il commento di Gesù: “OGGI si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato”. Gesù si presenta dunque come l’Inviato del Padre, venuto per portare la salvezza promessa. Luca si era premurato di affermare che ogni notizia riportata nel suo Vangelo era stata soppesata e portata a confronto dei testimoni presenti al fatto, per dare ai credenti di ogni tempo la fondatezza della Verità.

     Che cosa ha dunque affermato Gesù, davanti a un’assemblea attonita e incredula? Ha dichiarato che la promessa del Salvatore si era finalmente  realizzata nella sua persona! Che il Messia atteso era Lui – GESU’  presente in mezzo a loro! Ecco le parole di Gesù: “OGGI SI E’ COMPIUTA QUESTA SCRITTURA CHE VOI AVETE ASCOLTATO”. Dunque il Gesù di Nazaret, presente nella Sinagoga, era l’Inviato dal Padre e dallo Spirito Santo, per “portare ai poveri il lieto annuncio, a proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista…” . In altre parole, ha affermato di essere Lui il Dio-con-noi, venuto OGGI, per portare a tutti la SALVEZZA, offerta a ogni uomo e donna, divenuti con Gesù, figli di Dio. E’ lo stesso OGGI ripetuto dagli Angeli ai pastori di Betlemme: “OGGI  è nato per voi un Salvatore potente”. E’ lo stesso OGGI detto da Gesù entrando nella casa di Zaccheo: “OGGI è entrata in questa casa la salvezza”. E’ infine lo stesso OGGI che Gesù ha detto  al Ladrone pentito: “OGGI sarai con me nel Paradiso”.

     OGGI - è dunque il tempo in cui Dio si rende presente a ciascuno di noi, per farci dono della sua misericordia e della salvezza. OGGI- Domenica della Parola di Dio - potrebbe essere detta anche “della fedeltà di Dio alla PAROLA DATA!  Ciascuno di noi, presente a questa Messa, ha sentito bene le parole di Gesù: “OGGI si è compiuta questa Scrittura”! E’ l’oggi che Dio mi ripete a ogni risveglio; è il tempo che Dio mette a mia disposizione perché anch’io  accolga il mio Salvatore. Riusciremo oggi a cogliere i segni dell’amore di Dio nella nostra vita? Quante volte, nella mia esistenza,  mi sono trovato davanti a Dio: povero – indifeso – peccatore – ammalato – e, proprio per questo,accolto da Lui per essere  guarito e salvato. Tornando a casa dalla Messa, dovremmo poter portare a chi ha rifiutato, o rimandato l’appuntamento della Messa, la gioia di quell’” OGGI” che Dio mi ha consegnato, perché sia, in famiglia, il Satellitare che guiderà il nostro cammino, per una vita gioiosa, serena e perdonata.  Amen