DOMENICA PRIMA DI AVVENTO  -  A  :  COME PREPARARCI AL NATALE

 

     Con la prima domenica di Avvento, inizia il nuovo anno liturgico; e inizia anche la nostra preparazione al S. Natale. Ci farà da guida quest’anno l’evangelista Matteo. In città sono già accese le luminarie, non per annunciare la nascita di Gesù, ma per un sollecito agli acquisti, legati alle festività natalizie, soprattutto ai regali.  Noi invece siamo qui convenuti per ascoltare la parola di Gesù che oggi fa da svegliarino, per farci trovare pronti al momento della sua ultima manifestazione, quando ritornerà per il Giudizio finale. “VEGLIATE! - avverte Gesù – perché non sapete in quale giorno il Signore verrà”. Certamente anche le luminarie, per noi cristiani, diventano segno di una nuova luce che viene per rischiarare la nostra vita: è come una aurora che annuncia la nascita di un giorno pieno di sole e di vita.

     Noi salutiamo con gioia il ritorno dell’Avvento, perché ci ricorda che tutta la nostra vita è tempo di attesa, per incontrare il Dio che viene a cercare l’uomo; che viene a portare salvezza. La madre Chiesa ci invita a iniziare questo nuovo anno per scoprire il mistero della presenza di Dio nella storia e nella mia vita. Ci  avverte anche di non presentare l’Avvento con linguaggio improprio, che usiamo soprattutto con i bambini, quando fingiamo, con loro, che Gesù non è ancora nato, e ci poniamo in trepida attesa che, nella Notte Santa, finalmente Maria darà alla luce il Bambino Gesù. Dobbiamo invece annunciare che Gesù è già venuto, che è già in mezzo a noi. Dobbiamo anzi annunciare che Dio viene ogni giorno a cercarci, perché è nato per noi; e diciamo anche che – per sola sua grazia – Dio non si è ancora stancato di venire per noi, per me, per te.

     Nel Vangelo di oggi, Gesù ci avverte che dobbiamo essere svegli e attenti per non farci coinvolgere dalla pubblicità che vuole offrirci  un Natale consumistico. Gesù ci mette in guardia dal pericolo che tutti corriamo: di lasciarci vincere dal torpore e dalla stanchezza. E’ questo il senso da dare all’Avvento. Dobbiamo prendere atto che la venuta del Figlio di Dio ha mutato il corso della storia. Gesù si è rivelato il DIO-CON-NOI, Colui che è venuto a condividere, in tutto e per tutto, la nostra esistenza. Nella sua prima venuta, Dio si è fatto prossimo di ogni uomo; ci avverte però anche che alla fine tornerà, nella gloria.

     Il pericolo che noi corriamo è la forte tentazione di lasciarci vincere dalla disillusione, dalla pigrizia, dallo scoraggiamento, dalla tiepidezza. Il dono battesimale della fede, quando non viene alimentato dalla Parola di Dio, decresce; come il fuoco, quando non è alimentato, muore. L’Avvento è come un vento potente che fa riprendere vigore ai nostri fuocherelli; l’Avvento è come una luce forte che ti obbliga ad aprire gli occhi. Dio continua a venire; discretamente egli bussa al nostro uscio; se sentiamo la sua voce, se gli apriamo la nostra esistenza, egli entra nella nostra vita e la sua venuta è sempre portatrice di vita e di santità.

     Solo così avrà ancora senso celebrare quel Natale del Signore Gesù che sta al centro della nostra speranza. Quel “tenetevi pronti”, ripetuto qui due volte, ci avverte che non dobbiamo farci trovare impreparati. A volte, siamo proprio come gli uomini al tempo di Noè: spensierati e noncuranti del diluvio che incombeva su di loro. E noi? Forse neppure ci accorgiamo di essere condizionati da televisione, cellulare. Internet. Qualcuno lamenta di non trovare più tempo nemmeno per mangiare, né per dormire. Fratelli, l’Avvento ci invita ad aprire gli occhi per accorgerci, almeno, che Dio è il grande assente del nostro tempo. Ecco allora questo tempo santo per fermarci, per riflettere e chiederci se stiamo andando per la direzione giusta. Consentitemi di concludere con una domanda inquietante: ma nel mio cuore, Dio è mai nato? Vorrei che le luminarie, che abbelliscono la nostra Città, divenissero un forte richiamo alla presenza di Maria, la Madre in attesa, tanto simile a una splendida aurora che annuncia che il suo Gesù è ancora in arrivo per noi; nasce ancora bambino, perché nessuno disdegni di accoglierlo tra le sue braccia. Se cammineremo con Maria Immacolata, l’Avvento ci porterà ad accogliere davvero il Bambino, nel cuore e nelle nostre famiglie. Amen