DOMENICA DOPO NATALE:  FESTA DELLA SANTA FAMIGLIA

 

     La festa della Santa Famiglia di Nazaret è stata voluta nella domenica dopo Natale, per consentirci di prolungare la nostra riflessione  sul mistero di Dio che, per venire ad abitare in mezzo a noi, come uomo, ha scelto di nascere – come tutti noi – in una famiglia, accudito da mamma e papà. Dio, per la generazione del proprio Figlio, aveva preparato una Mamma “Immacolata e piena di grazia” e un papà “giusto”, cioè timorato di Dio, uomo di grande fede e in tutto abbandonato alla volontà di Dio. Ma il Figlio di Dio ha scelto di nascere in una nostra famiglia, per percorrere tutte le fasi della vita umana, nella più totale normalità; una famiglia dove si alternavano tempi di lavoro, tempi di preghiera e di formazione, tempi per stare insieme in serena intimità; dove ogni bambino impara a parlare e a camminare; e soprattutto impara ad amare, a perdonare, a vivere le diversità nel reciproco rispetto; in una famiglia non risparmiata dalla fatica, dalla malattia, dalla morte.

     La Santa Famiglia di Nazaret è così divenuta modello per tutte le nostre famiglie che desiderano recuperare tutti quei valori che hanno reso “santa” la famiglia in cui era presente Gesù che, in quella casa, “cresceva in età, sapienza e grazia”; la casa in cui i santi Coniugi vivevano nell’amore vero e nel reciproco rispetto. Noi dobbiamo purtroppo constatare che la famiglia, oggi, è al centro di grandi tensioni; addirittura di lotte sociali e politiche, e perfino religiose. Basti pensare ai tanti nomi che vengono attribuiti alle tante interpretazioni e definizioni che usiamo per caratterizzare un nucleo familiare: C’è la famiglia “cristiana”, detta anche “tradizionale”; c’è la famiglia “aperta”, la famiglia gay; poi ci sono le unioni di fatto; ci sono i legami temporanei; e c’è la famiglia “arcobaleno”; poi ci sono due papà senza mamma e due mamme senza papà; e infine ci sono i figli senza genere, sono neutri! E mi fermo!

     Ma per noi cristiani c’è una sola famiglia: quella pensata da Dio nella creazione, che si esprime con tre soli nomi: MAMMA – PAPA’ – FIGLI. Nel nostro linguaggio comune, diciamo che questa famiglia è la cellula di una società ordinata, dove ciascuno di noi trova linfa che trasmette vita, amore, salute e pace. Il Vaticano II ha definito la famiglia “Piccola Chiesa”, e anche “Chiesa Domestica”, per ricordarci che la Comunità cristiana riscopre nella famiglia non solo un amore che custodisce e fa crescere chi la abita, ma anche che trasmette la fede. Gesù ha istituito il Sacramento del Matrimonio, e i sacerdoti che lo amministrano sono gli stessi Sposi. Dunque la festa di oggi non è solo per onorare la Santa Famiglia di Nazaret; è anche per ricordare che le nostre famiglie nascono tutte sante nel Sacramento del Matrimonio.

     Nel Matrimonio, Gesù si consegna agli Sposi perché siano poi loro a trasmettere il suo amore: siano loro i primi catechisti e i maestri di preghiera, testimoni della misericordia di Dio nel perdono, nel reciproco servizio, nella gioia e nella pace. L’episodio raccontato da Luca ci ha informati che anche la Famiglia di Nazaret ha vissuto un momento drammatico per lo smarrimento del Figlio dodicenne: è la stessa angoscia che si vive nelle nostre famiglie quando viene meno l’amore tra gli sposi, quando la malattia e la morte ci portano via una persona cara, quando le preoccupazioni  prendono il sopravvento. La Famiglia di Nazaret ci dà conferma che anche in situazioni avverse è possibile realizzare la nostra vocazione alla santità. “Santità” non significa essere perfetti, senza difetti; santità è vivere nella fedeltà, nel perdono, nella preghiera.

     Amici, nella casa dove si respira amore e pace, lì c’è Dio; perché Dio è amore. E’ la famiglia il luogo dove i bambini imparano l’amore vero, il rispetto, il perdono. La Famiglia di Nazaret, che si rimette in cammino dopo il ritrovamento di Gesù, è immagine di tutte le nostre famiglie che, tra gioie e dolori, ritrovano insieme la forza per rinnovare il primo “SI”, detto davanti all’altare: un “SI” detto al proprio partner, con un “PER SEMPRE”! Preghiamo oggi che ogni nostra famiglia diventi la “buona notizia” che proclama la gioia e la festa del nostro volerci bene nel Signore!  Amen.