DOMENICA DOPO NATALE :  S A N T A   F A M I G L I A 

 

     Oggi siamo invitati a contemplare la santa Famiglia di Nazaret. Una festa molto a proposito in un tempo in cui molte – troppe! – famiglie vivono crisi profonde. Sono sempre più le coppie che scelgono le unioni di fatto, i legami temporanei, pensando che non sia possibile stare insieme tutta la vita. Sfogliando qualche rivista, o guardando certi film, è tutto un inneggiare all’anarchia affettiva, alla fragilità dei legami… pur restando in ciascuno – io credo – la nostalgia dell’amore vero e della stabilità dei sentimenti. E’ vero che siamo fragili e che la fedeltà richiede sacrifici.  Ma Dio, che ne pensa? Come ne parla?  Dice Dio che l’uomo e la donna sono stati creati in vista della famiglia; e avverte che la solitudine è scelta pericolosa. E allora diciamo che gli sposi cristiani sono invitati, oggi, a rendere visibile, cioè a proclamare con la vita, il Vangelo dell’amore, che Gesù ha proclamato.

     La Famiglia di Nazaret  insegna qualcosa di straordinario. Vi troviamo un Gesù, ancora dodicenne,che decide di fermarsi a Gesrusalemme, senza il consenso dei genitori, con tutto il trambusto che ne segue. Noi chiamiamo “santa” questa famiglia; ed è così, anche se oggi la troviamo in un momento di crisi: Tanta ansia, espressa nel richiamo angosciato della Madre: “Perché ci hai fatto questo?” Questo ci fa concludere che nemmeno la migliore delle famiglie è esente dalla sofferenza, dall’incomprensione, dai limiti o dalla ricchezza spirituale dell’uno o dell’altro. Però con una differenza sostanziale tra la famiglia di Nazaret e le nostre: “Sua Madre – scrive Luca – conservava con cura tutte queste cose”; era cioè attenta non solo alle parole del Figlio, ma anche ai fatti della vita; li teneva nel cuore, in attesa che il tempo ne rivelasse il senso. Maria e Giuseppe non compresero le sue parole; eppure si ricompose subito l’unità; e Gesù tranquillamente scese con i genitori a Nazaret e stava loro sottomesso! Gesù rivendica autonomia, pur restando con loro, in una famiglia santa e insieme imperfetta. Ma tutto questo altro non è che l’elogio di tutte le nostre famiglie. Perché la santità che conta è quella della vita ordinaria, vissuta nella quotidianità.

     Gesù è cresciuto dentro la fragilità di una famiglia umana, attraverso tempi di preghiera, di ascolto e dialogo, ma anche nella fatica dell’obbedienza. Gesù insegna che è lì, nella famiglia, che si incontra Dio. Per Maria non tutto era chiaro! E, proprio per questo, diviene modello del credente che non capisce né tutto, né subito; ma sa custodire nel cuore, e porta nella preghiera, ogni parola, ogni avvenimento, buono o doloroso, e attende, con umiltà e pazienza, l’aiuto del Signore. Fratelli, contempliamo e portiamo nel cuore  questa originale immagine di Dio, che sceglie una nostra famiglia per imparare a “diventare uomo”.  Anche per noi, la famiglia è il primo libro della vita, è la prima scuola del Vangelo. La famiglia è, e rimane, un riferimento obbligato, soprattutto quando sopraggiungono prove dolorose; e, soprattutto in tempo di crisi, sarebbe utile ritornare al Vangelo ascoltato, dove è detto che anche la santa Famiglia ha incontrato sofferenza e angoscia per l’inaspettata scomparsa del Figlio dodicenne: è la stessa angoscia che si prova per lo smarrimento dell’amore reciproco, per un lutto, per le incomprensioni, per un figlio che prende strade sbagliate. Nel caso di Gesù, i genitori si sono dovuti rimettere “INSIEME” per la ricerca; hanno rifatto “INSIEME” quel tratto di strada, percorso senza Gesù: Quel Figlio non era scappato, era nel tempio per un primo annuncio: era la sua vocazione! Ed è lì, “NEL TEMPIO”, che si ricompone la santa Famiglia; ed è “DAL TEMPIO” che la Famiglia riprende il cammino di ritorno a casa, dove Gesù tornerà ad essere il Figlio che cresce in sapienza, in età e grazia.

     Buona lezione, sia per i genitori cristiani, che per i figli!  Chiediamo  oggi, di recuperare un nuovo stile di vita, raccogliendo gli esempi della santa Famiglia. Diciamolo con la preghiera dell’inizio: “O Dio. Nostro Padre, che nella santa Famiglia ci hai dato un vero modello di vita, fa’ che nelle nostre famiglie fioriscano le stesse virtù e lo stesso amore, perché, riunite “INSIEME” nella tua casa, possiamo godere la gioia senza fine”. Amen.