DOMENICA  5*  DI PASQUA  - A -   LA NOSTRA GUIDA “SATELLITARE” E’ IL VANGELO

 

     Fratelli, il tempo corre veloce; ogni domenica ci fa memoria che ci stiamo allontanando dalla Pasqua; oggi siamo già alla quinta di Pasqua! Se ne accorgevano anche gli Apostoli che, ad ogni apparizione del Risorto, sentivano ripetere la parola “partenza”, accanto al verbo “andare,,,”. Gesù stava preparando i suoi al momento della sua partenza, per tornare al Padre; e sempre più spesso annunciava loro che toccava a loro percorrere tutte le strade del mondo, per annunciare a ogni creatura il Vangelo, e che dovevano battezzare, dovevano guarire le malattie, dovevano cacciare i demòni; in una parola, li avvertiva che, dopo la sua Ascensione al Cielo, dovevano continuare, non solo ad annunciare il Vangelo, ma dovevano ripetere tutti i gesti di misericordia e i miracoli che avevano visto compiere da Gesù. Per noi, l’Ascensione al Cielo è una grande festa; non lo è stata di certo per gli Apostoli. Gesù aveva colto dalle loro parole, ma soprattutto dai loro volti, la tristezza, il disagio, perfino la paura per un futuro troppo incerto e certamente difficile.

     Gesù affronta il problema con parole amorevoli e di grande rispetto verso chi è turbato e confuso; dice loro: “Non sia turbato il ostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me”. Tutti noi abbiamo fatto esperienza, qualche volta, della paura: quando si corre il rischio di perdere il lavoro; quando si teme un brutto male; quando si perde una persona cara; paura della povertà, della guerra; paura per una maternità indesiderata; abbiamo paura anche dell’aria che respiriamo e dell’acqua che beviamo. Fratelli sia mo tutti alla ricerca di vita buona, di benessere e di felicità. In questa ricerca, ci accorgiamo, a volte, di aver imboccato la strada sbagliata. Gesù ci ha lasciato il suo Vangelo, che è il Satellitare dato da Gesù, che non deve mai mancare a un credente, con chiare voci di richiamo, per indicare, ad esempio, che stiamo sbagliando direzione; e che, a ogni incrocio, ci dà la direzione Cielo, per farci camminare tranquilli.

     Gesù ci ha rivolto oggi parole di grande conforto: “Non sia turbato il vostro cuore”! e prosegue con l’esprimere una confidenza che mai avremmo potuto nemmeno immaginare: che cioè Gesù, pur tornando al Padre, Egli non ci avrebbe abbandonati; MAI!: “Io sarò con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo” – ha detto Gesù. E ancora: “Vado a prepararvi un posto. Quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, verrò di nuovo e vi prenderò con me, perché dove sono io, siate anche voi”. E’ una dichiarazione preziosa e solenne che mi torna alla mente ogni volta che mi trovo a guidare la preghiera di commiato di persone che i familiari e un’intera comunità salutano e affidano tra le braccia del Buon Pastore che ci raccoglie e ci introduce nella festa dei Santi, in Cielo.

     A ragione, Gesù si è presentato a noi come “Voce del Padre”, e come “Via” e come Guida-Satellitare, per agevolare il nostro cammino verso il Cielo. Gesù non ha mai cercato ammiratori e tantomeno adulatori. Chiede invece di essere accolto nella nostra vita, nella nostra quotidianità, per rendere meno duro e meno insidioso il nostro cammino. Gesù si è fatto per noi Parola che conforta, Pane che nutre, medicina che guarisce, vita che non muore, giorno senza tramonto. Gesù non è venuto a toglierci qualcosa; e venuto per arricchirci; è venuto per portarci la “SUA PACE”! “Tornerò e vi prenderò con me, perché dove sono io siate anche voi” – ci ripete Gesù. Le garanzie che oggi ci ha dato sono il più efficace invito a non disertare  mai la Messa, soprattutto nel Giorno del Signore. Quando il Signore si fa dono, come possiamo rifiutare, come facciamo spesso, adducendo addirittura futili motivi? Ripetiamo invece spesso:  GRAZIE, SIGNORE GESU’!  Amen. Alleluia.