DOMENICA  4^  DI PASQUA  - A -  :  GESU’  BUON PASTORE

 

     Siamo alla quarta domenica di Pasqua, conosciuta come Domenica “DEL BUON PASTORE”; e, proprio per stare al tema, abbiamo intercalato l’ascolto del Salmo Responsoriale, con il versetto:” Il Signore è il mio Pastore: Non manco di nulla”. E’ forse l’autopresentazione più bella che Dio offre di se stesso e che troviamo più volte ripetuta anche nell’A.T. e che Gesù fa sua definendosi “BUON PASTORE”. E’ espressione amata anche dai poeti del genere bucolico e molto usata dalla iconografia per esprimere pace, fiducia, tenerezza, amore. “PASTORE” è qualifica molto ricca di significati religiosi; ma è la qualifica di “BUONO” accanto a Pastore, che rende originale e infinitamente ricco di significato, per esprimere la presenza di Dio nella nostra vita. Il Buon Pastore è il custode del gregge; è colui che trascorre tutte le sue giornate con le sue pecore; le conosce; ciascuna di loro ha un nome, dato dal pastore, a seconda delle sue capacità, o contingenze del momento; “buono” perché le protegge anche nella notte, quando l’oscurità rende più facile l’aggressione di predatori notturni; buono, perché ogni mattina si pone davanti al gregge per condurle a “pascoli ubertosi e ad acque tranquille”; infine “buono”perché non consegna il gregge a mercenari, ben sapendo che il gregge si muove  tranquillo solo se sente il verso personalissimo del vero pastore che di tanto in tanto fa sentire la sua presenza.

     Queste, e tante altre espressioni di amore e di misericordia, troviamo nel Vangelo, per dirci chi è Gesù per noi. Dio è, prima di tutto, sorgente inesauribile di vita,  di vita buona, di vita eterna che Dio ha profuso con abbondanza su ciascuno di noi. Il Vangelo ascoltato ora non può lasciarci indifferenti; ci interpella; mi chiede, ad esempio, se nella mia vita ho mai avvertito la presenza di Gesù – Buon Pastore. Mi chiede se ritengo importante la S. Messa  per incontrare ed entrare in comunione vitale con Gesù Buon Pastore. Ogni giorno dobbiamo fare i conti con le nostre fragilità che ci suggeriscono soluzioni facili e indolori; ma poi ci troviamo non più padroni di noi stessi, ma schiavi e sporchi dentro. I Santi hanno creduto a Gesù Buon Pastore; si sono fidati di lui e della sua guida. L’Eucaristia e la Parola Rivelata sono il più sicuro antibiotico che combatte tutte le infezioni del cuore e dello spirito: ci danno salute, gioia e pace.

     Fratelli, Gesù non è uno spot televisivo, Gesù BUON PASTORE è invece sempre presente come nostra guida e soprattutto come fornitore di vita e di felicità vera. Gesù, prima di salire in Cielo, ha inviato gli Apostoli e tutti i credenti ad annunciare il Vangelo ad ogni creatura. Ecco perché, in questa Domenica, la comunità cristiana è invitata alla preghiera perché sacerdoti, catechisti, formatori e genitori si facciano Pastori buoni ed efficaci nell’accompagnare a Cristo e  nel far conoscere Gesù Buon Pastore; e,  perché il Signore susciti tante Vocazioni per la vita consacrata e sacerdotale, tante comunità e parrocchie invitano a partecipare a speciali momenti di preghiera, come anche noi di San Francesco, da anni, ripetiamo ogni primo e terzo sabato di ogni mese. Fratelli, oggi siamo tutti invitati a riflettere e a portare nella preghiera le parole di Gesù: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi; pregate dunque….”. Pregate sempre, come anche Papa Francesco ci chiede ogni volta che ci fa dono della sua parola, perché i nostri Pastori ci offrano con abbondanza quella vita e quelle attenzioni che abbiamo trovato nelle parole di Gesù BUON PASTORE. “Eravate erranti come pecore – ha scritto l’apostolo Pietro – ma ora siete stati ricondotti al Pastore e Custode delle vostre anime”. Lode al Signore. Amen. Alleluia.