DOMENICA  3*  - A -  “VI FARO’ PESCATORI DI UOMINI”

 

      Il Vangelo ascoltato ci ha raccontato l’inizio della predicazione di Gesù. Matteo ci dà anche la circostanza che convince Gesù a una decisione certamente sofferta: abbandonare la propria casa, lasciando sola la Mamma, deve essere stato certamente un momento di grande commozione; ecco il racconto di Matteo: “Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea; lasciò Nazaret e andò ad abitare a Cafarnao… Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: “Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino”. La richiesta “convertitevi” è la stessa che ripeteva, gridandola, il Battista nel deserto; Gesù la riprende, aggiungendo che “il regno dei cieli è vicino”. “Convertitevi”- ripete oggi Gesù – rivolgendosi anche  noi che siamo venuti alla Messa, per ascoltare la sua Parola.

      Lo stesso invito è stato poi rivolto personalmente a Simone e al fratello Andrea, e poi ai fratelli Giacomo e Giovanni. Per loro l’invito alla conversione è stato molto più circostanziato: ha chiesto loro di cambiare stile di vita e di cambiare lavoro; disse loro: “Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini”. Gesù dà inizio alla sua vita pubblica cercando dei collaboratori, dei “pescatori di uomini”, perché aveva chiaro il suo progetto: fondare qui, sulla terra, il Regno di Dio. Gesù mai ha cercato persone che battono le mani; cerca invece chi è disposto a fare uno stacco dalla vita precedente; chiede un cambiamento per dare prova che la sua proposta di salvezza vale il sacrificio di lasciare tutto per mettersi in strada, al suo seguito, per camminare con lui, dopo aver abbandonato reti e barca, unici strumenti per la sopravvivenza del loro futuro; e perfino la famiglia.

     I primi quattro discepoli si sono fidati di Gesù, anche senza approfondire cosa potesse realmente significare la promessa di abilitarli per essere “pescatori di uomini”; essi subito si alzarono e seguirono Gesù; questa totale disponibilità, senza rimpianti e senza lunghi addii, piacque a Gesù; li volle vicini a sé per trasmettere loro l’arte di apprendere e di trasmettere il Vangelo che andava predicando. Il Maestro aveva chiaro il progetto da affidare ai futuri Apostoli: andare per le strade del mondo ad annunciare il Vangelo, a guarire, a cacciare il demonio, a “pescare uomini” per salvarli da acque tempestose, per prepararli a far parte del regno di Dio. Il Vangelo ascoltato chiede a noi di riflettere sulla nostra vocazione; ci chiede di essere annunciatori del Cristo che noi conosciamo, con parole di fede e con gesti d’amore.

      Fratelli, è stato detto che Dio non è da dimostrare, ma da mostrare; così come anche la Croce: non è da dimostrare, ma da mostrare; così dicasi dell’amore di Dio: è amore che dà vita, guarisce, perdona, salva. Gesù cammina ancora per le nostre strade. A noi non è dato di vederlo con i nostri occhi, come accadeva ai primi discepoli; e tuttavia anche per noi la sua PRESENZA si fa reale nella fede dei segni sacramentali che Gesù ci ha indicato, in primis, nel segno del Pane e del Vino che, nella Consacrazione si cambiano nel Corpo e Sangue di Gesù: un dono prezioso di Gesù nel desiderio di farsi cibo, medicina, caparra di vita eterna e compagno di viaggio. Allora “CONVERTITEVI” significa cercare Gesù, accoglierlo nella nostra vita, fare tesoro di ogni sua Parola. Gesù non cerca né soldi, né cose, né applausi; ci chiede di passare a tutti la buona Notizia: che Lui è presente sempre e per tutti; ci accoglie come figli di Dio e suoi fratelli in umanità. Solo così anche noi potremo diventare “pescatori di uomini”!  Amen.