DOMENICA  30^  -  A   :  TUTTO – TUTTO – TUTTO !

 

     Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”: l’amore vero vuole tutto, e per sempre! “Qual è il grande comandamento?” – chiese un dottore della Legge. Ecco la risposta di Gesù: “Il grande e primo comandamento è: Amerai il Signore Dio tuo”  con tutte le risorse della tua persona: cuore, anima, mente. Si, perché Dio è amore; Dio ama “da Dio”! Di riflesso, diciamo che tutta la creazione è un inno di gioia al Creatore, perché tutto è stato fatto da Dio per amore; tutte le creature portano il segno dell’amore, che San Francesco ha celebrato nel Cantico delle creature. E, tra tutte le creature rifulge di splendore e di gloria, l’uomo, creato a immagine e somiglianza di Dio.

     L’uomo è l’unica creatura che sa di essere amata da Dio, suo Creatore; quindi solo l’uomo può esprimere la sua gratitudine a Dio, amandolo con tutto il cuore; e la misura dell’amore a Dio non può essere espressa se non con la totalità dell’amore. Tutti noi sappiamo cosa significa amare ed essere amati, anche se la nostra esperienza è povera e limitata; noi facciamo fatica ad amare anche quelli di casa nostra; non riusciamo ad amare chi non la pensa come noi; non amiamo gli extracomunitari; e come potremo amare chi ci fa del male? Vorremmo allora incontrare chi ci insegni l’arte del volerci bene. Negli annunci pubblicitari, non ho mai trovato scuole ad hoc. Però una scuola c’è, dove si impara come amare Dio e il prossimo: E’ il santo Vangelo; c’è anche un Maestro che insegna bene, perché Egli stesso vive solo amando: E’ GESU’!

     Gesù ha spiegato il senso e la portata del “tutto”, come esigenza dell’amore vero; il tutto si esprime con la fedeltà, l’obbedienza, con il servizio, e con un “per sempre!”. L’esperienza ci fa purtroppo constatare che il nostro amore a Dio non è “per sempre”, né si può esprimere con il “tutto”; ma con “un po’”: io amo solo con “un po’” di cuore, e con “un po’” delle mie forze; il mio amore è spesso un gioco al risparmio, perché amo  più il mio tornaconto e i miei capricci, che Dio. Gesù è stato chiaro nella risposta al dottore della Legge: Ama Dio con tutto te stesso! E aggiunge, senza interruzione: “Il secondo poi è simile a quello: amerai il tuo prossimo come te stesso”. Indubbiamente non è facile per noi vivere queste richieste del Vangelo; ci scopriamo tutti molto fragili; ci fa paura il “tutto” e il “per sempre”; in altre parole, dobbiamo dire che non è facile essere “cristiani veri”. Ma non possiamo nemmeno dichiarare fallimento, dal momento che è Gesù a chiedercelo.

     Gesù ci ricorda oggi che l’amore a Dio e al prossimo sono tra loro strettamente connessi; non si possono separare; anzi, ci viene insegnato che l’amore a Dio è il fondamento necessario per rendere vero l’amore al prossimo. “DIO E’ AMORE” ripete più volte S. Giovanni. Gesù è venuto a rivelarci che il Padre è Amore e Misericordia, e che ogni uomo e donna sono da Lui amati. Perciò Gesù chiede che l’amore ricevuto sia condiviso con ogni uomo e donna. Mi chiede di amare il prossimo come me stesso, cioè con le stesse cure e attenzioni che ho per me. Scrive S. Giovanni: “In questo abbiamo conosciuto l’amore, nel fatto che Egli ha dato la sua vita per noi; quindi anche noi dobbiamo dare la vita per i fratelli” (1Gv 3,16). “Dare la vita” è la prova più alta dell’amore! Gesù l’ha detto e Gesù l’ha fatto”!

     Preghiamo allora il divino Maestro che ci renda capaci di vivere anche noi il “Grande Comandamento”: “O Padre che fai ogni cosa per amore, donaci un cuore libero da tutti gli idoli, per servire te solo e amare i fratelli secondo lo Spirito del tuo Figlio, facendo del comandamento nuovo l’unica legge della vita”.  Amen.