DOMENICA  21.ma  -  A  -   :    “TU  ES  PETRUS !”

 

     La lettura continuata del Vangelo di Matteo ci ha consentito di soffermarci, a più riprese, sul tema della fede. Domenica scorsa, Gesù ci ha fatto ascoltare un insolito elogio, da lui rivolto a una donna pagana, la quale, nonostante la sua grande sofferenza per la figlia, vessata dal demonio, era giunta a riconoscere in Gesù, l’Inviato dal Padre a portare salute e salvezza a tutti, anche ai non appartenenti al popolo di Abramo. Oggi, Gesù, dopo ripetute catechesi sul tema della fede, vuole rendersi conto se, chi lo segue più da vicino, ha ben chiara l’identità del loro Maestro; lo fa ricorrendo all’espediente del sondaggio. Inizia da lontano: “Cosa dice di lui la gente?”, per arrivare alla domanda che doveva impegnare ciascuno dei presenti a una  risposta personale: “Ma voi, chi dite che io sia?”. La domanda si era resa necessaria e urgente, visto che Gerusalemme non era più così lontana e bisognava prepararli a riconoscere nel Crocifisso il Figlio di Dio.

     Nel silenzio imbarazzante che ne segue, ecco la risposta ardita di Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. La dichiarazione di Pietro è esatta e ottiene il plauso di Gesù; il quale fa però presente che tale confessione non era solo frutto della sua intuizione, ma era soprattutto dono del Padre. E questo per ricordare anche a noi che la fede – assieme alla carità e alla speranza – è un dono che il Padre concede a tutti nel Battesimo; un dono che è non solo da accogliere, nel segno della candela che, nel rito del Battesimo,attinge la luce dal Cero Pasquale, ma è anche da alimentare e da accrescere. Chiarito questo, viene ora chiesto, anche a ciascuno di noi, di dare la nostra risposta alla domanda del Maestro: “Ma voi…MA TU, che sai realmente di Gesù? – Quanto sono importante nella tua vita?  Fratelli, dobbiamo purtroppo constatare che quel poco che sappiamo dire di Dio sono quelle poche nozioni, apprese al catechismo dei bambini, ma infarcite, oggi, da ciò che  romanzi e film hanno voluto trasmettere su Gesù, talvolta con intenti e contenuti dissacratori.

     Fratelli, oggi viene chiesto anche a noi se il Gesù che conosciamo, e che preghiamo, è ancora il Gesù dei Vangeli; ci viene chiesto se il Gesù che adoriamo, come nostro SIGNORE, è il Gesù presente nel Tabernacolo, e presente nel sacrario del nostro cuore. Se venissi richiesto io, francescano, chi è per me Gesù, rispondo, senza esitare: E’ IL CROCIFISSO ! e’ IL Figlio di Dio, venuto a rivelare, con il dono della sua vita, quanto siamo amati dal Padre Celeste. L’evangelista Matteo, giunto alla metà della sua narrazione, ha voluto coinvolgere anche noi in questa vicenda, per conoscere quanto è stata efficace la sua presentazione di Gesù. Pietro è stato elogiato con un “BEATO TU”, non solo perché aveva risposto bene, ma anche perché aveva accolto una illuminazione dello Spirito Santo. Ecco perché Gesù non si ferma al “beato tu”, ma continua nella assegnazione di una missione riservata a Pietro: “E io ti dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno su di essa”.

     Tutti i Papi, successori di Pietro, sono morti; anche Papa Francesco morirà; ma la Chiesa non è mai morta! Gesù ha dichiarato che la Chiesa è “sua”; e che sfiderà i secoli e i tutti i persecutori, per continuare a  raccogliere tutti gli uomini, per traghettarli al Porto della salvezza. Fratelli, la Barca di Pietro non andrà a fondo, nemmeno quando la zavorra, che il mondo continua a versare sulla stiva, la rende davvero a rischio di affondo; non è andata a fondo nemmeno quando gli stessi rematori – papi e vescovi – si sono ammutinati, remando addirittura contro! Anche oggi abbiamo Pastori che contrastano Pietro per una guida diversa, e si sono posti “fuori della Chiesa”.

     Nel Credo, noi ripetiamo ogni domenica: “Credo in un solo Signore, Gesù Cristo, nato dalla Vergine Maria e che fu crocifisso per noi”; e diciamo anche: “Credo la Chiesa, una santa cattolica e apostolica”. E’ davvero questa la nostra fede, oggi?  Amen.