DOMENICA  16.ma  -  C  :  VOGLIA DI INTIMITA’

 

     Siamo a metà del mese di luglio: le giornate sono lunghe e molto faticose a motivo della calura estiva. Molti scelgono questi giorni per una pausa di lavoro e un meritato riposo. E, per chi vive lontano dalla propria terra natia, ritorna puntuale la nostalgia di casa, nel desiderio di rivedere le persone più care e gli amici, e di fare una breve sosta in Cimitero. Quanti km ho percorso anch’io per rivivere in famiglia momenti indimenticabili! E’ l’esperienza vissuta più volte anche da Gesù, quando faceva sosta a Betania presso una famiglia di grandi amici: Lazzaro, Marta e Maria. Non era possibile, per Gesù, passare in zona, senza fermarsi  da loro, perché erano una famiglia accogliente, dove si respirava tanta amicizia, tanta pace e gioia vera.

     Ne è prova l’atteggiamento di Maria, probabilmente la più piccola dei tre, che, sfidando le regole del tempo, si siede ai piedi del Maestro per non perdere nessuna delle sue parole; mentre Marta, la sorella, è in affanno per preparare un po’ di cena per tutti. Gesù era felice di essere lì, con tutti loro; gli dispiaceva certamente di vedere Marta così preoccupata per il mangiare e inquieta perché Maria non si alzava ad aiutarla. Maria continuava a rimanere accovacciata davanti a Gesù perché le piaceva ascoltare la sua parola, ma anche perché capiva che Gesù era contento di averla vicino: era un onore per lei vedersi guardata con compiacenza. E non si alza nemmeno quando la sorella viene a protestare con Gesù: “SIGNORE, NON T’IMPORTA NULLA CHE MIA SORELLA MI ABBIA LASCIATA SOLA A SERVIRE? DILLE DUNQUE CHE MI AIUTI!”  Gesù non sgrida Maria, e nemmeno Marta. Prende però le difese di Maria perché ella “HA SCELTO LA PARTE MIGLIORE, CHE NON LE SARA’ TOLTA”. Mentre, di rimando, esorta Marta a non darsi  affanno per la cena; anzi, fa capire che gradirebbe anche la sua presenza, accanto a Maria, per non perdere la gioia di stare tutti assieme.

     Entrambe le sorelle volevano, a modo loro, rendere piacevole e gioioso l’incontro; nell’affanno di Marta c’era anche l’orgoglio di fare bella figura; mancava però la cosa più importante: mancava la gioia dell’incontro. Maria invece era tutta festa e tutta gioia, noncurante di cosa mangiare. Gesù lo sapeva e lo vedeva negli occhi lucidi di Maria, e commenta: “MARIA HA SCELTO LA PARTE MIGHLIORE CHE NON LE SARA’ TOLTA”. Questa sosta di Gesù a Betania è riportata solo dall’evangelista Luca; è da lui riportato nel cuore del suo Vangelo, probabilmente per offrire anche a noi l’opportunità di una pausa di relax nelle nostre giornate lunghe e faticose. Da sempre, mettersi attorno a un tavolo, è occasione per rinsaldare amicizie, per stare insieme, per parlarsi e ascoltarsi.  E’ quanto ha scelto Maria: stare con Gesù, per nulla preoccupata di cosa mangiare; e Gesù conferma: Lei ha scelto la parte migliore!!

     Ma, venendo a noi, chiediamoci: qual è, in concreto, questa “parte migliore” per noi? Quella sera, a Betania, Gesù non aveva voglia di mangiare; aveva voglia di amicizia, di intimità, con persone con le quali stare ben insieme, per annunciare progetti di vita e farle partecipi delle sue scelte. Qualcuno ha voluto interpretare le parole di Gesù a Betania, come elogio della vita contemplativa rispetto alla vta attiva. Personalmente, non penso sia una interpretazione esatta, perché entrambe sono, non solo necessarie, ma addirittura indispensabili: sono come i due polmoni che alimentano la nostra vita corporea. Non possono essere alternativi: lavoro e preghiera, né impegno nel sociale e contemplazione. Maria è elogiata perché, in quel momento, ha scelto la cosa giusta! Ma allora, che cosa dobbiamo scegliere? La “PARTE MIGLIORE” indicata da Gesù e quella che risulta “più importante” nel momento in cui dobbiamo scegliere. C’è il momento in cui bisogna mettere a tavola la famiglia e ci sono altri momenti in cui c’è qualcosa di più importante e che richiedono più attenzione del cibo. Maria è lodata perché in quel momento aveva scelto bene.

     “Se rimanete in me e io in voi, farete molto frutto” – così ci ricorda Gesù; e ancora: “Senza di me, non potete far nulla”!  Amici, il centro della fede non è ciò che io faccio per Dio, ma ciò che Dio fa per me. Vi lascio allora con la provocazione di Gesù a Marta: Qual è per me la cosa più necessaria, ora? In altre parole: chi è al centro della mia vita, in questo momento? Maria aveva scelto Gesù! E io? E voi?