DECIMA  DOMENICA  -  B  :   LA FAMIGLIA “NUOVA” DI GESU’

 

     Dopo le grandi solennità, a chiusura del tempo pasquale, rientriamo oggi nel cosiddetto “Tempo Ordinario”: è il tempo che è percorso da una lunga serie di domeniche, che consentono di approfondire la conoscenza di Gesù e di confrontarci con la Parola di Dio. Nostra guida sarà ancora l’evangelista Marco. La pagina ascoltata oggi ci offre due momenti di una intensa giornata di Gesù: l’attività di Gesù e la proclamazione della nuova famiglia di Dio. Gesù è ospite in casa di amici; è al centro di un vorticoso andirivieni di persone che premono per vederlo e toccarlo; ci sono gli Apostoli; c’è la folla, giunta da tutta la Galilea, che lo assilla e non gli dà neppure il tempo per mangiare qualcosa; ci sono gli scribi, venuti da Gerusalemme, per studiare il “caso Gesù”; e, da ultimo, arriva anche la famiglia di Gesù, con Maria, la madre, preoccupati per notizie non buone sulla salute di Gesù.

     In questo convulso agitarsi di persone, fa meraviglia trovare un Gesù sereno, tranquillo, imperturbabile, intento solo a insegnare, a rispondere a tutti, a guarire. Egli abbraccia tutti con uno sguardo di compiacimento e di amore. E’ a questo punto che viene annunciata a Gesù la presenza della madre e dei familiari. Non c’è dubbio che Gesù non abbia gioito e che non sia uscito per abbracciare la madre e non si sia intrattenuto con lei. Ma prima, premeva a Gesù concludere l’incontro con i discepoli. All’annuncio che “tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle stanno fuori e ti cercano”, Gesù colse l’occasione per dichiarare una bella e straordinaria notizia: che, oltre alla sua famiglia naturale, si era formata attorno a lui un’altra grande famiglia: “Girando lo sguardo su quelli che erano seduti attorno a lui, disse: ecco mia madre e i miei fratelli! Perché chi fa la volontà di Dio, costui per me è fratello, sorella e madre”.

     Formano la nuova famiglia di Gesù quanti lo accolgono e ascoltano la sua Parola, credono in lui e da lui si lasciano illuminare. Gesù non si limita a presentare la sua nuova parentela, indica anche la strada per poterci entrare e farne parte. Gesù offre così anche a noi la possibilità di diventare suoi fratelli e sorelle, a condizione che ci fidiamo di Dio. Dopo tutte queste premesse, vogliamo azzardare una domanda: noi, cerchiamo Gesù solo nel bisogno, quando l’acqua giunge alla gola, o per sostare con lui, affascinati  dalla sua Parola, come Maria di Betania, nel desiderio di accoglierla per farne una scelta di vita?

     Anche i parenti erano venuti a cercare Gesù; ma non per ascoltarlo! Bensì per metterlo a tacere e riportarlo a casa, perché – secondo loro – era “fuori di sé”. Parenti e scribi non avevano capito la novità che Gesù era venuto a portare. Non erano venuti da Gesù per ascoltarlo e divenire suoi discepoli; erano venuti con la pretesa che fosse Gesù a seguire loro! Nasce qui la proposta di Gesù per tutti: chi sceglie di far parte della sua famiglia, dovrà accogliere la sua Parola e metterla in pratica. Soltanto chi fa la volontà di Dio può ritenersi  madre, fratello e sorella. Amici, Gesù ha voluto ricordarci che nelle scelte religiose non si può rimanere neutrali; è necessario prendere posizione! Nella nuova famiglia, non contano i legami di sangue, né l’appartenenza a uno o all’altro gruppo ecclesiale; e non servono amicizie influenti. Ciò che conta è fare la volontà di Dio.

     E allora, amici, coraggio; Gesù offre a tutti l’onore di fare parte della sua famiglia. Mi rivolgo in particolare a chi, per anni, è stato lontano dalla fede e dai Sacramenti, a chi pensa di non farcela: fratello, fidati di Dio, abbandonati all’azione dello Spirito Santo: sarà Lui a condurti ad assaporare la pace del cuore e la gioia di sentirti parte viva nella famiglia di Dio. A chiusura, ripropongo per tutti l’antifona che ha dato inizio alla S. Messa: “Il Signore è mia luce e mia salvezza, di chi avrò paura? Il Signore è difesa della mia vita, di chi avrò timore?”.  Amen.