C O R P U S   D O M I N I  -  C   :   GESU’ CI DA’ UN  “PANE VIVO” !

 

     A differenza dei nostri politici, Gesù non ha fatto una semplice promessa di pane ai tanti poveri che erano venuti da lontano per incontrarlo; no! Gesù ha provveduto, di sua iniziativa, a distribuire pane in abbondanza a chi non aveva nulla da mangiare. Noi sappiamo, per lunga esperienza, che le promesse elettorali né sfamano, né pagano le Bollette, né danno lavoro. Nel miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci, Gesù ha voluto darci un sua indicazione per risolvere il problema della fame, che sta tanto a cuore, soprattutto in questo tempo di grave crisi. Gli Apostoli avevano, anche loro, suggerito un paio di possibili soluzioni: o rimandare tutti a casa, perché ognuno si arrangiasse a trovare qualcosa da mangiare; o andare a comprare pane  che bastasse per tutti; queste erano ritenute, da Gesù, soluzioni di comodo. Gesù è stato categorico nella bocciatura e nel dare la sua soluzione: “VOI STESSI DATE LORO DA MANGIARE”. Chiede cioè che nessuno venga rimandato a casa a stomaco vuoto; e chiede di cambiare il verbo “comperare” per sostituirlo con il verbo “condividere”.

     Sono tanti i presenti all’incontro con Gesù, e c’è tanto poco da condividere: cinque pani e due pesciolini! Gesù insegna che anche il nostro poco, nelle sue mani, diventa Provvidenza, soprattutto se dato con generosità e amore. Con il miracolo di oggi, hanno mangiato tutti a sazietà e ne sono avanzate dodici ceste. Ma c’è di più: Il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci - letto nella festa del Corpus Domini – è un richiamo suggestivo all’abbondanza del Pane eucaristico che Gesù ha lasciato alla Chiesa, con la promessa che chiunque ne mangi avrà la vita eterna e non avrà mai più fame. Prendere parte alla Messa, significa chiedere e ottenere da Dio il Pane della Parola eterna di Dio e del “Pane vivo”, donato a tutti proprio nello stile di condivisione. Nella Messa, tutti i presenti ascoltano la stessa Parola e mangiano lo stesso Pane; questo ci ricorda che siamo tutti figli di Dio e tutti fratelli tra noi.

     La processione eucaristica di giovedì sera aveva l’intento di portare Gesù per le strade della Città perché la maggioranza dei battezzati  non passa in chiesa, né per la Messa, né per un saluto. Ecco allora che torna utile il richiamo di Gesù per noi perché, tornando dalla Messa, avvertiamo la sollecitazione ripetuta oggi anche per noi:“VOI STESSI DATE LORO DA MANGIARE”! L’Eucaristia ci spinge a uscire per le strade del mondo per condividere con tutti la vita che Dio ci ha dato. Infatti al termine di ogni Messa il sacerdote ci invia con queste parole: “Andate e portate a tutti la gioia del Cristo Risorto”. Vivere la Messa significa farsi dono ai fratelli. E’ facile e breve la strada che porta a Messa; diventa invece assai arduo annunciare la morte e risurrezione del Signore, come sempre ripetiamo dopo la Consacrazione. Noi, nella vita, facciamo molto affidamento sui soldi e sulla buona salute, pur sapendo che la salute è un bene molto fragile e che non tutto si può avere con i soldi. Sappiamo, ad esempio, che l’amore, l’amicizia, la solidarietà non sono in vendita; sono invece beni disponibili in chi resta fedele all’Eucaristia e alla preghiera.

     Fratelli, la moltiplicazione del pane, nel miracolo di oggi, e del Pane eucaristico nella Messa, non è problema di matematica; è problema che si risolve con la condivisione: E’ Gesù che si rende presente in ogni Ostia consacrata; è la vita di Gesù che viene donata a ogni credente che riceve la Comunione. Dice Gesù: “Io sono il Pane vivo, disceso dal Cielo; se uno mangia di questo Pane vivrà in eterno. Il Pane che io vi do è la mia carne per la vita del mondo”. Il Beato Carlo Acutis ha confessato che solo la Comunione frequente gli ha consentito di vivere la propria esuberante giovinezza nel candore del suo cuore e del suo corpo. Così come ci ha raccontato anche il piccolo Giovannimaria che, nella sua breve esistenza – sette anni appena – ha vissuto una lunga e dolorosa malattia, sostenuto da un grande desiderio di ricevere Gesù nella Comunione e di vivere con Gesù Crocifisso le sue sofferenze. Con Gesù nel cuore, era sempre lui che aveva parole di conforto per la mamma, i familiari e amici. Ci ha lasciato, dopo aver ricevuto la Prima Comunione, proprio nella festa del Corpus Domini di nove anni fa’, e ora riposa nel Camposanto di Montagnana, in attesa che la Chiesa ne proclami la santità, a gloria di Dio e per la gioia di averlo come modello di vita. Lodiamo il Signore perché anche oggi si dona a noi come “Pane vivo”, per condividere con noi la sa vita e arricchirci del suo amore.  Amen.