I DOMENICA Avvento 28.11.2010
Isaia 2,1-5
Lettera ai Romani 13,11-14
Vangelo secondo Matteo 24,37-44
In quel
tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i
giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei
giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e
prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si
accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la
venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà
portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata
via e l’altra lasciata.
Vegliate
dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di
capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il
ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi
tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».
Il sogno di Dio
Comincia il
tempo di Avvento, tempo di gioiosa attesa del Signore, che culmina con la
solennità del Natale. Ogni domenica ha un tema specifico proprio: La vigilanza
nell’attesa del Signore (I dom.), l’urgenza della conversione nei richiami del Precursore Giovanni Battista (II dom.), la testimonianza del
Battista (III dom.), l’annuncio della nascita di Gesù (IV dom.).
La prima
domenica enuncia il sogno di Dio, che vuole per i suoi figli un mondo di pace: «Forgeranno le loro spade in vomeri, le loro lance in falci.
Una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione»
[I lettura]. Sembra un’utopia; invece è quanto Dio desidera per l’umanità – un
desiderio che, il più delle volte, va a scontrarsi con la nostra indifferenza o
il nostro rifiuto.
I Profeti invece
ci credono e sostengono la speranza dei credenti. Per questo motivo, durante
l’avvento sentiremo spesso risuonare l’appello: «Vegliate!». Sveglia! La pace
dipende anche da te. Fa’ che il sogno di Dio sia anche il tuo. Sii artefice di
pace. Anche l’apostolo Paolo [II lettura] esorta: «È ormai
tempo di svegliarvi dal sonno ... Gettiamo via perciò le opere delle tenebre e
indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno:
non in mezzo a gozzoviglie e ubriachezze, non fra impurità e licenze, non in
contese e gelosie».
Il sogno di
Dio inizia a diventare realtà quando ogni uomo se ne appropria per alimentare i
propri desideri e progetti, per intraprendere nuove vie… Se l’impresa sembra
un’utopia, ricordiamo che agli occhi di Dio non hanno valore tanto le imprese
dei potenti, quelle che verranno ricordate nei libri di storia, ma, come canta
Maria nel magnificat, un solo umile
passo di un solo uomo, di una sola donna che dicano il proprio sì al sogno di Dio. Con il suo sì, dato umilmente all’angelo che le
portava la sconvolgente notizia di essere scelta quale Madre del Messia, Maria ha
cambiato il corso della storia.
A partire da
questa prima domenica, anche noi verremo quotidianamente provocati a dare il
nostro assenso e la nostra collaborazione al sogno di Dio; un sì concreto, che vinca sia la nostra apatia
personale, sia il torpore e l’indifferenza di una cultura ubriaca di aggressività
e di volgarità. Un sì che raccolga la
sfida del dominio di sé, della solidarietà e della convivenza pacifica.
P. Carlo